SE IL GOL DIVENTA UN DETTAGLIO
Pochi dubbi, il migliore in campo per la Fiorentina ieri sera al Picco è stato senz'altro Nicolas Gonzalez, nonostante legittime ambizioni di altri. No, neanche stavolta ha segnato, ma ci è andato molto vicino, dovendosi scontrare con l'allungo felino di Provedel: grazie però ad una prestazione super nel resto delle voci numeriche che contribuiscono a dare senso alle prestazioni di un calciatore, specie se offensivo come nel caso dell'argentino, non è retorica sostenere che il gol non arrivato sia stato nient'altro che un dettaglio. Quasi irrisorio.
Poiché i numeri raramente mentono, e restituiscono nitida la fotografia di Gonzalez dominatore incontrastato: primeggia in ben sette statistiche offensive del match, oltre ad aver contribuito ulteriormente con la conquista dell'iniziale calcio di rigore che neanche stavolta ha potuto (né voluto) calciare lui, nel tentativo di scrollare via la polvere alla casella "gol segnati".
A leggere il resto del suo contributo, non rimane che stropicciarsi gli occhi: nessuno ha creato occasioni da gol o fornito passaggi chiave in egual quantità e qualità, oppure giocato tanti passaggi nella metà campo avversaria (5 le prime due, 16 gli ultimi), così come non c'è un altro giocatore che in campo abbia centrato più volte la porta o sia riuscito in più dribbling di lui (2 ad entrambe le voci).
Non finisce qui, però: quando il suo allenatore Italiano racconta del suo contributo anche nelle altre dinamiche del gioco, come la pressione e il sacrificio collettivo, lo fa perché supportato in pieno dai numeri. Non può essere perciò un caso che anche al Picco l'argentino si sia fatto valere nei duelli individuali (vinti 11, migliore anche qui) sia via terra che in cielo, abilità quest'ultima in cui è forse sottovalutato dai più. Il suo temperamento lo vede sempre al centro della battaglia e non è fatalità neppure vedere il suo nome, pure stavolta, al primo posto dell'elenco "falli subiti", con 4.
La serata di La Spezia, insomma, ha restituito l'ennesima immagine del Gonzalez che Firenze sta imparando a conoscere. Alla ricerca dell'ultimo gradino, la tanto agognata via per la rete, per poter finalmente dare nuove ali a sé stesso. Al momento, comunque, i compagni ringraziano.