SCELTE DELICATE

26.05.2023 13:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SCELTE DELICATE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2023

Questione di zaini pieni e vuoti. Se la Fiorentina, in vista della finale di Conference del 7 giugno, potrà avere rispetto al West Ham un piccolo vantaggio - al di là della caratura delle due rose - sarà ovviamente la dose di esperienza accumulata mercoledì in occasione della gara di Coppa Italia contro l’Inter. Novanta minuti che, oltre a decretare la sconfitta dei viola, hanno permesso a Vincenzo Italiano di iniziare a prendere confidenza con le pressioni che vengono riservati a eventi del genere ma anche di vedere all’opera tanti aspetti positivi (ovvero le nozioni da infilare nello zaino e da portare con sé a Praga tra pochi giorni) ed alcuni negativi che dovranno per forza di cose essere lasciati in Italia.

Tra questi c’è senza dubbio il rendimento del reparto arretrato che anche all’Olimpico in più di una circostanza è apparsa nudo e indifeso. Certo, davanti a sé i viola avevano l’attacco di una delle due finaliste di Champions League e immaginare di non subire gol al cospetto di un campione come Lautaro Martinez era un esercizio davvero difficile da portare a termine eppure nonostante il lavoro certosino che lo staff tecnico viola aveva portato avanti nel corso degli ultimi giorni di fronte al primo pressing portato dall’Inter la retroguardia viola si è sciolta come neve al sole in appena 10’. Lo stesso allenatore, del resto, nel post partita ha parlato di “gol evitabili” che hanno condizionato in modo decisivo la partita.

Qualcosa su cui lavorare in questi giorni, dunque, c’è e le prossime due sfide contro Roma e Sassuolo - per quanto povere da un punto di vista delle motivazioni - serviranno per capire come si ridistribuiranno le gerarchie in difesa in vista della finale di Praga, dove in questo delicato momento nessuno è ormai certo del posto. Le percentuali al momento stanno fluttuando di giorno in giorno (a seconda dei parametri fisici dei giocatori e delle risposte che arrivano in allenamento) anche perché, per quanto Italiano nell’ultimo periodo abbia scelto di mischiare con frequenza le carte, il dato di fatto è uno solo: nelle ultime sette partite, soltanto una volta la porta viola è rimasta inviolata (nella gara interna contro l’Udinese terminata 2-0).

Nei restanti sei appuntamenti, compresa la finale di Coppa, la Fiorentina ha subìto la bellezza di dieci gol totali, che hanno portato a un bilancio di una vittoria, due pareggi e tre sconfitte. Numeri che preoccupano in vista di un ultimo appuntamento in cui, pur simbolicamente, Firenze si giocherà la vita ed è per questo che mai come in questo periodo le scelte di Italiano dovranno essere ponderate al centimetro. Ecco perché, dopo la recente serataccia vissuta da Milenkovic e Martinez Quarta, le quotazioni di Luca Ranieri sembrano in ascesa: la freschezza e la lucidità del classe ’99, apparso di recente tra i più in forma della difesa, potrebbe essere la chiave di volta per fronteggiare Paquetà e compagni.