RIZZOLI SPIEGA LE NUOVE REGOLE E "RIABILITA" CHIESA E LA FIORENTINA
Il designatore della CAN A Nicola Rizzoli, nel primo pomeriggio a Coverciano, ha spiegato le nuove regole arbitrali alla presenza di giornalisti e rappresentanti delle società, oltre che dei suoi arbitri, tutti già istruiti sul da farsi fin da domani. Per la Fiorentina ha ascoltato il designatore arbitrale il capitano German Pezzella, che ha assistito alla lezione con l'addetto agli arbitri Fabio Bonelli, il team manager Alberto Marangon e il neo accompagnatore della squadra Dario Dainelli. Ma in platea erano tante le facce conosciute in rappresentanza delle società: Morgan De Sanctis e Angelo Peruzzi per i due club romani, l'ex arbitro Romeo per il Milan, Faggiano ds del Parma, Moretti per il Torino, Colombo per il Cagliari e Pierpaolo Marino per l'Udinese, tra gli altri.
Anche la Fiorentina è stata più volte tirata in ballo da Rizzoli, mostrando episodi che hanno suscitato polemiche nel campionati passati. Al netto del VAR tra l'altro sono stati commessi 22 errori (di cui 8 evitabili, numero dato proprio da Rizzoli) ed uno di questo ha riguardato il rigore dato e poi tolto dal Var alla Fiorentina a Genova contro i rossoblù con la palla calciata da Chiesa che sbatte su Veloso: piede e poi braccio, molto largo. In realtà il rigore andava dato e con le nuove regole l'arbitro non avrà più dubbi perché rende oggettivi molte situazioni borderline: il difendente non deve avere una posizione innaturale con la quale le braccia aumentino lo spazio del corpo o ancora che superino l'altezza delle spalle. Ancora un video mette in evidenza invece come la decisione nel dicembre 2018 di Orsato in fiorentina-Juve che giudicò non rigore il tocco di mano di Biraghi dopo che la palla aveva toccato la natica sul cross di De Sciglio; l'arbitro confermò giustammente la decisione al Var perché Biraghi aveva il braccio in appoggio a terra.
Ma sono tante le regole con cui dovranno prendere l'abitudine i giocatori viola e non solo (contro il Monza qualche incertezza c'è stata da questo punto di vista) che Firenzeviola, presente alla lezione di Rizzoli, riassume così:
1) Sostituzioni (regola 3): il giocatore deve obbligatoriamente uscire dal campo dal punto più vicino o dalla mediana solo se lo fa velocemente e se autorizzato dall'arbitro, rientrando subito in panchina o negli spogliatoi altrimenti viene ammonito (ad esempio se si accascia a terra o festeggia per perdere tempo viene ammonito) e il tempo perso viene recuperato.
2) Dirigenti e allenatori (regola 5): dopo il richiamo scatta il cartellino anche per loro, l'allenatore paga anche se non viene identificato il protagonista di un'azione da provvedimento disciplinare: ad esempio se dalla panchina qualcuno butta appositamente un pallone in mezzo al campo o offende l'arbitro.
3) Rimessa dell'arbitro (regola 8): il pallone viene ridato alla squadra che l'aveva già prima che venisse fermato il gioco. Se accade in area viene data al portiere della stessa, con gli avversari a 4 metri.
4) Pallone gioco-non gioco (regola 9): la palla non è più in gioco se tocca un ufficiale di gara e per questo (vedi sopra) non può andare all'avversario né trasformarsi in rete (l'arbitro non fa le funzioni di un palo insomma).
5) Sanzioni disciplinari (regola 12) : Quando un attaccante subisce un fallo meritevole di provvedimento disciplinare ma la squadra decide di effettuare una ripresa di gioco veloce, ripristinando così l'opportunità di segnare, il provvedimento verrà dato dall'arbitro alla fine di azione. Se c'è di conseguenza una rete verrà dato il giallo (perché la situazione sfavorevole è già stata data dal possesso dell'altra squadra) e non un rosso (a meno che non sia infrazione grave che resta da rosso).
6) Falli di mano (regola 12): Va distinto a seconda di chi lo commette. Partiamo dal caso dell'attaccante: è infrazione se un calciatore ottiene il possesso o il controllo e segna nella porta avversaria o crea opportunità di segnare. A maggior ragione se segna proprio di mano, fortuito o meno. Gol di mano insomma è oggettivamente sempre da annullare.
Se il fallo di mano lo fa il difensore valgono le regole già elencate sui casi dei due viola: è tale se tocca intenzionalmente sempre. Nel caso di non volontarietà è fallo con posizione innaturale che aumenta lo spazio del corpo e con altezza delle braccia superiore a quella delle spalle (non vale però se il giocatore giochi intenzionalmente il pallone e si colpisce), anche con deviazione da testa o corpo di un calciatore vicino. Se viene colpito da un avversario e lui ha una posizione naturale non è però infrazione. Di sicuro l'applicazione non sarà però così netta come appare la teoria.
7) Barriera (regola 13): gli avversari dovranno essere almeno ad un metro dalla barriera (più di tre uomini).
8) Posizione del portiere su rigore (regola 14): Il portiere deve avere obbligatoriamente un piede sulla linea di porta tranne quando si tratta di rigori post supplementari (ad esempio in Coppa) e se si muove prima viene ammonito, oltre a ripetere il rigore se lo ha parato. L'arbitro può farsi aiutare dal Var. Viene ripetuto anche se un difensore o attaccante entrano prima, impattando sul gioco.
9) Calcio di rinvio (regola 16) Il portiere che tocca su rimessa del compagno fa partire subito il gioco. Gli avversari devono continuare a stare fuori dall'area ma con la ripresa veloce l'arbitro lascia proseguire se quuesti non hanno avuto tempo di uscire. Insomma il portiere può scegliere se aspettare che tutti escano o rischiare di rimettere l'avversario subito in gioco.