QUELL'ATTRAZIONE DI CUORE CHE PORTA A UNA DELUSIONE...MONDIALE

24.11.2022 00:00 di Sonia Anichini   vedi letture
QUELL'ATTRAZIONE DI CUORE CHE PORTA  A UNA DELUSIONE...MONDIALE

Pare brutto dire che dei Mondiali mi importa poco? La considerazione non è neanche dettata dalla mancanza della Nazionale italiana in Qatar perché, essendo grandicella, appartengo alla categoria di quelli che non dimenticano quanto successo all’epoca del mancato scudetto dell’82, alla finale di Coppa Uefa giocata ad Avellino o ad altri soprusi sportivi e quindi non nutro una grande simpatia per gli azzurri. Sono comunque sempre stata coinvolta dal controllare quello che facevano i violazzurri quando venivano convocati, e possibilmente fatti giocare, ma non ho mai trovato lo stimolo a grandi esultanze per le vittorie raggiunte dall’Italia e non ho mai fatto caroselli alla conquista di un titolo mondiale.

Devo dire che in Spagna, con il nostro Antognoni fra i protagonisti, ho rischiato di vacillare ma visto che l’Unico 10 purtroppo si infortunò, sono stata fra i pochissimi italiani che è rimasta a casa invece di festeggiare per le strade. C’è da dire che negli ultimi anni il problema non si è posto tante volte perché i calciatori della Fiorentina che hanno indossato la maglia azzurra non sono stati molti ed alcuni non sono proprio nelle mie grazie (dicasi Biraghi…si fa per ridere Cristiano!). Se poi giocano famosi ex accasati a Torino…

C’è anche da dire che la sede della Nazionale è proprio a casa nostra, a Coverciano, ma questo non fa sì che ci sia identificazione fra le parti, sembra quasi che il centro tecnico sia un’isola all’interno della nostra città.

Nella mia mancanza di coinvolgimento italico, che però è fine al calcio perché mi emoziona sempre il nostro inno se suonato alle Olimpiadi o per altre manifestazioni sportive, ho sempre provato ad indirizzare il mio interesse verso altre squadre e devo dire che nutro una grande attrazione di cuore per l’Argentina…non a caso. Come fai a non amare la Albiceleste soprattutto quando indossava quella casacca il magnifico Batistuta? E non solo, visto che gli argentini a Firenze hanno quasi sempre riscontrato successo e affetto e, oltre al Re Leone, cito dalla storia degli anni ’80 in poi Bertoni e Passarella per passare a Gonzalo e Pezzella, agli attuali Quarta (per i centrali di difesa argentini abbiamo un debole!) e Gonzalez. Ci sono state anche tante delusioni e meteore (Bolatti, Toledo…) ma in quel settore non c’è nazionalità che tenga.

Nico sappiamo ormai come sia diventato un argomento delicato per come sono andati i fatti, per gli infortuni più o meno gravi, per quelli avvenuti a Firenze o avvenuti con la nazionale, per la vetrina mondiale che doveva servire al giocatore, ma anche alla società per una eventuale idea di cessione, che si è rivelata un boomerang nel senso che l’attaccante è tornato a casa e ora c’è da provare a recuperarlo fisicamente e mentalmente, problema non da poco.

C’è comunque da dire che se, come tifosa viola, sono perseguitata dalla certezza che “ci piace soffrire e ci riesce pure bene”, il mio supporto all’Argentina in questo mondiale autunnale va di pari passo alla fortuna e ai risultati della Fiorentina e quindi alla prima di Messi & C. il mio team preferito perde addirittura con l’Arabia Saudita. Festa nazionale per loro e qualche preoccupazione in più per Scaloni.

La dura legge del “mai una gioia” a livello…mondiale!

La Signora in viola