NESSUNA PRECLUSIONE
Il primo segnale fu lanciato in apertura del nuovo anno. Che Delio Rossi non avesse preconcetti, del resto, era facile da immaginare. Quella convocazione diretta a Felipe era, però, un messaggio spedito a tutto il gruppo. Chi ha voglia di mettersi in mostra lo faccia, senza temere di essere comunque ignorato. E così, dopo la chiamata del difensore brasiliano, ecco una chiamata nei confronti di Marchionni. L'altro "desaparecido" del gruppo viola, tornato però tra i convocati.
Probabilmente Marchionni non giocherà domani contro l'Udinese, ma di certo il segnale non passerà inosservato. Soprattutto ora che, anche per lui, la certezza da qui fino a giugno resta la Fiorentina, senza voci e senza rumors di mercato. Un messaggio che, di fatto, ha coinvolto anche Cerci tornato tra i convocati dopo le tre esclusioni consecutive degli ultimi tempi. Come farà Rossi, e se ci riuscirà, a recuperarlo del tutto non è facile da prevedere, ma di certo se Cerci è stato convocato c'è un motivo.
Così come ci deve pur essere un motivo che spieghi, bene e del tutto, le risposte fornite da Vargas in campo e lontano dal rettangolo di gioco. Le stilettate di Mencucci, come i messaggi di Rossi, non ultimi quelli di oggi in sala stampa, di certo devono aver fatto sentire il peruviano all'angolo. Ma fino a oggi una vera e propria reazione, fatta da sgroppate sulla fascia, traversoni precisi e conclusioni da rete, non è ancora arrivata. Quando possa arrivare il momento giusto, per ora, non è dato saperlo. Ma, di certo, Rossi ha di nuovo dimostrato di non avere preclusioni verso nessuno. In un senso, o nell'altro, anche a giudicare dalle sue parole sul mercato di gennaio appena concluso.