LA SAGRA DEI CONFUSI: ARBITRO, EDI E HUGO. MURIEL INVECE E' UN UOMO DI PAROLA

LA SAGRA DEI CONFUSI: ARBITRO, EDI E HUGO. MURIEL INVECE E' UN UOMO DI PAROLA
lunedì 21 gennaio 2019, 00:00Notizie di FV
di Sonia Anichini

Probabilmente Veretout deve rimanere sulle scatole a Di Bello perché giudica il suo modo di giocare a bischero, per non dire di peggio. Il francese secondo l’arbitro è falloso ed è giusto, solo per lui chiaramente, dare punizione dal limite a favore della Sampdoria che, guarda caso, trova il pareggio e dopo due minuti ritiene che Veretout sia un attore e non assegna alla Fiorentina un’analoga punizione mandando tutto lo stadio nei pazzi. Abbiamo dato vari consigli al signore col fischietto sia su dove recarsi dopo la partita, sia sul suo albero genealogico e sulle sue doti professionali. Non siamo sportivi, è vero, ma le valutazioni così unilaterali non si possono accettare. Quindi Di Bello, che ha evocato a molti di noi diciamo più grandi il simpatico Lo Bello, è stato un protagonista in negativo del rocambolesco 3-3 di ieri al Franchi ma è in buonissima compagnia.

Visto che sono a bacchettare i “cattivi” mi levo subito dai pensieri Edimilson e Hugo. Il centrocampista ha giocato, in quella mezzora che è stato in campo, forse la sua migliore partita in maglia viola ma non riesce a misurare le sue capacità fisiche, le sue gambone sgangherate vivono di vita propria, con un’energia tale che non riesce a controllarle e combina un bel guaio facendosi espellere per doppio giallo per due falli inutili a metà campo. Ma perché, mi chiedo? Dalla rabbia che mi ha fatto, gli ho augurato di rivedere il campo…solo per tagliargli l’erba! Il centrale di difesa deve stare più attento invece alle sue braccia perché a dieci minuti dalla fine ha aiutato la Samp a rimettersi in carreggiata col rigore regalato dal brasiliano e realizzato dall’altro simpaticone della giornata, Quagliarella. Se mi devono fischiare un rigore di polpastrello, avrà pensato Vitor, meglio metterci tutto il braccio così non si perde tempo al VAR!

Con un arbitro confuso, con uomini votati agli errori e qualche calciatore non proprio all’altezza, fra i quali Gerson e Simeone, finalmente però la Fiorentina ha trovato un attaccante che fa la differenza o più semplicemente fa i gol, e che gol. Muriel si è presentato alla prima in campionato con la maglia viola in grande spolvero, contro la sua ex Samp, segnando una doppietta strepitosa. Il secondo gol è una favola, una corsa in progressione e un tiro imparabile che hanno fatto esplodere tutti di gioia, visto il vantaggio raggiunto in dieci in campo. Lui non ha esultato per rispetto ai doriani, ma abbiamo festeggiato noi anche per lui. Impatto decisamente col botto! Dice che aveva promesso una doppietta a Corvino, ed è stato di parola, speriamo quindi che faccia scommesse tutte le settimane e le possa vincere sempre.

Altre menzioni degne di nota sono quelle ormai banali legate a Chiesa, sempre propositivo e determinante, e quelle dell’orgoglio di Pezzella che, proprio in extremis, ha dato la zampata vincente, o meglio pareggiante, del definitivo 3-3 con un tripudio di abbracci in campo e sui gradoni dello stadio. La fascia di Astori mostrata a tutti è solo la firma di questa strana partita, piena di errori, piena di dubbi (fra questi anche alcune scelte di Pioli), piena di cambi d’umore repentini che variavano col risultato ma soprattutto piena di tanto cuore, quello che i nostri ragazzi hanno mostrato nonostante le difficoltà.

La Signora in viola