L'IDOLO DEL RIPULISTI, IL PACCO PER PRADÈ E QUEL SOGNO...
Non ce la faccio a farmi venire un briciolo di buonismo, a rimpiangere anche solo i tempi positivi che abbiamo passato, non mi mancherà nessuno e niente di loro e sto cercando con tutta me stessa di dimenticarli. La cosa non è difficile perché l’uragano Commisso ci ha travolto con tutto il suo entusiasmo contagioso e ricambiato da tutta la città. Aria nuova quindi a Firenze, calda purtroppo, ma non si è mai respirato meglio. Assisto pertanto con grande gioia al “ripulisti” auspicato da tempo e vedo partire i pezzi grossi di questa era con il sollievo che pensavo di non poter provare così presto. Nel mio essere donna curiosa, ma penso lo siano anche molti uomini, avrei voluto essere una mosca, o meglio una zanzara visto il periodo, per assistere alla liquidazione di Pantaleo Corvino e al film spettacolare che deve essere stata.
Le battute su quale lingua sia stata parlata sono banali, e mi fanno comunque sorridere, ma il clima da resa dei conti fra il DG e Joe Barone, già un idolo per noi, merita l’oscar per come deve essersi svolta, secondo le indiscrezioni che ho letto. Agli americani le supercazzole non gliele racconta e se ha fatto lo splendido raccontando tutti i suoi successi (?), i suoi scudetti da quarto posto, i tanti talenti (?) portati a Firenze, mi immagino che gli abbiano riso in faccia. Visti i soldi spesi, questi sono i risultati degli ultimi tre anni? Penso che il braccio destro di Commisso possa avergli contestato il fallimento totale del suo operato e indicata la porta da prendere. Il fatto che i toni siano stati alti e burrascosi, mi fa apprezzare ancora di più i nuovi proprietari. Non che per esternare le proprie opinioni ci sia bisogno di alzare la voce e battere i pugni sul tavolo ma, per una fumina come me, quando ce vò ce vò! Solo per rimarcare che non hai nemmeno un piccolo appiglio per trovare una scappatoia e che un milione di euro di buonuscita sono un’utopia!
Esiste un contratto quindi un accordo è stato trovato a più miti pretese ma il “pacco dono” è rimasto a noi e il buon Joe ha fatto sapere che dovrà valutare ben 47 calciatori. Il numero nella smorfia (“il morto”) non è proprio bello, ma non lo è nemmeno l’impresa titanica che spetta al neo DS Daniele Pradè. Il signor Corvino ha fatto il fenomeno con le plusvalenze ottenute vendendo i calciatori presi a suo tempo dall’ex Direttore, ma quello che ha lasciato lui in eredità frutterà ben poco. Bentornato Daniele e buon lavoro. Il ritorno di Pradè mette quasi il sigillo alla conferma di Montella anche se, nel mio fare piazza pulita, era compreso anche l’allenatore ma aspetto fiduciosa l’incontro a New York fra il Mister e Commisso. Spero che l’India abbia rasserenato Vincenzino, che abbia ritrovato sé stesso e lo sprint giusto per tornare ad allenare e farci rivivere, in coppia col DS, i fasti della loro prima esperienza in viola.
La notizia che mi fa però saltare di felicità (ma quanto bene stanno facendo questi al nostro umore viola?), oltre al fatto di non vedere più loro, Cognigni e Corvino, è il possibile arrivo di Batistuta nell’organico gigliato. Antonio e Bati, con ruoli appropriati (ho fatto pure la rima), sono il sogno più grande che noi tifosi si possa desiderare…e poi sono così belli, che rappresentano al meglio il calcio e la meraviglia di Firenze. Ho le farfalle allo stomaco dall’emozione, proprio come quando ci si innamora e noi avevamo un gran bisogno di tornare a fremere, in modo positivo non per la salvezza all’ultima gara, di pensare al calcio con passione, di aspettare la campagna acquisti con curiosità e non con mestizia, di sapere che un futuro adesso c’è.
La Signora in viola