IL ROSSI DI IERI, OGGI E DOMANI

07.01.2014 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
IL ROSSI DI IERI, OGGI E DOMANI

Non ha voluto parlare con nessuno. Nemmeno dopo l'esito positivo delle analisi a cui si è sottoposto ieri mattina. Giuseppe Rossi ha vissuto così la sua giornata da infortunato, chiuso nel suo silenzio e contornato dall'affetto delle persone a lui più care: la fidanzata Jenna, il procuratore Andrea Pastorello col figlio ed il suo fisioterapista di fiducia Luke Bongiorno. Eppure però, nel suo cuore, un grosso sospiro di sollievo lo ha tirato anche Pepito. Due sere fa il numero 49 viola non aveva alcun dubbio: crociato rotto. L'inizio di un nuovo estenuante calvario. Poi le visite mediche al CTO di Careggi, il silenzio assordante ogni volta che i dottori toccavano il suo ginocchio e, alla fine, un timido sorriso che è sbocciato sulle sue labbra: il legamento già operato ha retto.

La giornata di Rossi, poi, è proseguita al Centro Sportivo, dove Pepito è stato accolto dai dirigenti viola e dal mister Montella che si sono rallegrati col giocatore per l'esito delle analisi. In mezzo a tutto questo, anche una battuta in salsa toscana di Mario Gomez, che scherzando ha ipotizzato come alla luce del report medico sia più probabile che tocchi proprio a Rossi tornare in campo per primo tra i due. Sorrisi, clima disteso. Quello che ci voleva per Pepito, dopo una notte insonne in cui il capocannoniere della Serie A aveva dormito appena tre ore. Infine, il ritorno a casa dove sul cellulare di Giuseppe sono iniziati a fioccare i primi sms di amici (Totti, Balotelli ed El Sharaawy ma anche attestazioni di conforto da parte di dirigenti di svariati club di A) e le prime telefonate. Alle quali però, come detto, Rossi non ha voluto rispondere. Ad eccezione di due sole: quella del c.t. Prandelli - ancora in vacanza a Zanzibar - che si è voluto sincerare delle condizioni del suo centravanti azzurro e quella del patròn viola Andrea Della Valle, ancora arrabbiato per la serata maledetta di due giorni fa. A proposito: nessuna traccia di Leandro Rinaudo, che non si è ancora degnato di farsi vivo dopo le scene di 48 ore fa. Complimenti.

Adesso, però, la mente di Pepito è già proiettata al futuro: domani, infatti, Rossi partirà assieme al suo fisioterapista alla volta di Vail, Colorado, dove oltre ad una temperatura glaciale (la media è -10 °C) è atteso dal professor Staedman, l'uomo di una vita, la persona che lo stesso attaccante nell'aprile scorso non si era peritato di definire un genio. Solo attraverso le sue mani passa la guarigione di Giuseppe, la cui assenza dai campi resta ancora incerta. L'ottimismo, però, non manca, così come la forza d'animo del giocatore, nettamente più sollevato rispetto alla crisi di pianto che lo aveva attanagliato due sere fa negli spogliatoi. Dopo la visita, che avverrà nella giornata di giovedì, Rossi resterà poi nel New Jersey per una settimana assieme alla madre e alla fidanzata Jenna, che partirà per gli USA nelle prossime ore. La scalata di Pepito ricomincia. Ma per fortuna è più breve del previsto.