IL PRESENTE ALLE PORTE
Una terra di mezzo, che tale non doveva essere ma che almeno per le prossime 48 ore resterà indefinita. Più che una minaccia il riferimento di Diego Della Valle al "minuto dopo la fine del campionato" era parso a molti quasi una liberazione, un'opportunità per provare a capire che tipo di scenari avrebbe riservato il futuro. Il girone di ritorno è stato di quelli lunghi da digerire, praticamente impossibile da apprezzare, e una parola in più sul domani da parte della figura di riferimento della società viola non avrebbe fatto altro che gettare un pizzico di luce su tante nebbie.
Niente di tutto questo, come minimo sarà necessario attendere quanto filtrerà venerdì subito dopo il consiglio d'amministrazione fissato d'urgenza al termine della gara con il Genoa. Sarà quella probabilmente l'occasione in cui DDV informerà il consiglio delle opportunità di cessione del club, con l'eventualità di una pista che porta negli Stati Uniti a Rocco Commisso e le voci di un'altra offerta in arrivo dal clan Eurnekian. Nessuna certezza, anche per il riserbo tornato a farla da padrone dopo le voci rilanciate dal NY Times, ma certamente più di un movimento all'orizzonte.
Il tempo stringe, anche se il campionato è appena terminato la nuova stagione è come se fosse già dietro l'angolo. Perchè a prescindere da chi e come la guiderà nei prossimi messi sono già molte le vicende che si stanno accavallando. Norgaard apre la diaspora di giocatori viola che presto dovrà essere gestita (a cominciare dai casi più importanti legati a Veretout e Chiesa) mentre la querelle Traorè getta nuove ombre su un arrivo che così scontato non è più. Prima ancora di capire chi, all'atto pratico, interverrà sul mercato il presente bussa già alla porta della Fiorentina.