E' GIA' TEMPO DI BILANCI...

E' GIA' TEMPO DI BILANCI...FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca
martedì 1 marzo 2011, 01:30Notizie di FV
di Enrico Mocenni

In casa Fiorentina è già tempo di bilanci. I numeri della stagione corrente parlano chiaro e non raccontano niente di buono. Con il pareggio di Bari la Fiorentina di Mihajlovic, 12a in campionato e a sette punti dalla zona Europa League, naviga a quota 34 punti in classifica dopo ventisette giornate, un punto in meno rispetto alla stagione precedente, di cui 8 vittorie, 10 pareggi, 9 sconfitte e una media di circa 1,25 punti a partita con 29 gol subiti e 29 gol fatti. Il bomber stagionale fino a questo momento è Alberto Gilardino con 9 reti lontano ben 12 lunghezze dal capocannoniere attuale, Antonio Di Natale, a quota 21 seguito da Cavani a 20 e Di Vaio-Eto'o a 16.

Nella stagione precedente, quella per intendersi della cavalcata in Champions e culminata con l'addio di Prandelli a fine stagione, la Fiorentina chiuse l'annata con 47 punti, 13 sconfitte, 8 pareggi e ben 17 sconfitte. Un bottino magro ma non troppo lontano da quello che l'attuale Fiorentina potrebbe avere alla trentottesima giornata proseguendo con la suddetta media punti a partita e le restanti undici partite da giocare, di cui cinque fuori casa e quattro casalinghe con Roma, Milan, Juventus e la sorpresa del campionato Udinese.

In questo contesto è impossibile tralasciare la numerologia per quanto concerne le scelte tattiche. Da inizio stagione Mihajlovic ha cambiato modulo di gioco ben cinque volte. Tralasciando l'idea iniziale di giocare con il 4-3-3, l'inizio di campionato a visto la Fiorentina disporsi in campo con il 4-2-3-1 con D'Agostino in posizione trequartista. Successivamente il modulo si è evoluto in un più coperto 4-4-1-1 con Ljajic a supporto di Gilardino. Per esigenze tattiche contro il Genoa fuori casa si è passati poi al tanto agognato 4-3-3 puro con Vargas e Cerci sulle corsie laterali. Da qui in avanti il modulo ha subito diverse variazioni, dal 4-5-1 di Napoli all'attuale 4-3-2-1 o 4-3-1-2, a seconda di come si preferisca considerare la posizione di Mutu.

Inoltre nelle ultime quattro giornate la Mihajlovic ha schierato a centrocampo la coppia Donadel-Montolivo, il primo già libero di accordarsi dal primo di febbraio con altri club e il secondo in scadenza di contratto dalla prossima stagione, lasciando fuori dai giochi sei volte in sette occasioni l'acquisto più oneroso dell'ultimo mercato estivo, Gaetano D'Agostino (circa 4.5 mln per la metà) e per quattro giornate consecutive, tre in tribuna e una partendo dalla panchina, Alessio Cerci (5 mln). Scelte ardite se si pensa che i due giocatori sono stati il fiore all'occhiello della campagna acquisti viola, nonché gli unici con l'eccezione di Boruc, fino al mercato di riparazione.


Infine non rimane da prendere in esame l'ultimo ma non meno importante aspetto. La stagione corrente della Fiorentina è infatti anche quella dei record per quanto riguarda l'affluenza di pubblico allo stadio. La media stagionale parla di circa 22.000 spettatori a partita, la più bassa da quando la Fiorentina è tornata in Serie A. Una tendenza estesa a quasi la totalità dei campi di Serie A e dovuta anche a questioni che poco hanno a che vedere con il campo, ma che inevitabilmente è stata condizionata e lo è tuttora dalla pochezza del gioco espresso da questa Fiorentina, più volte sottolineata dai fischi del pubblico nel corso delle partite.

Ai posteri l'ardua sentenza...