GILARDINO, ORGOGLIO AZZURRO E VIOLA
"Perché non ha convocato Gilardino, perché, perché?" sbraitava Aldo Biscardi dalla tribuna del suo "Processo" in occasione della fallimentare avventura azzurra agli Europei portoghesi. Lo ascoltò Marcello Lippi, che, subentrato a Giovanni Trapattoni alla guida della Nazionale, fece dell'allora attaccante del Parma un punto fermo di quella squadra che conquistò l'accesso ai Mondiali tedeschi e poi addirittura li vinse. Nel frattempo Alberto Gilardino era diventato un giocatore del Milan, ma i colori rossoneri non gli hanno mai portato fortuna; Ancelotti, milanista di fatto, e Donadoni, nuovo tecnico azzurro ma milanista di cuore e di mentalità, non lo "vedevano", ed il Gila perdeva così il posto di titolare nel Milan e la possibilità di giocare gli Europei. Ma molte cose sono cambiate per l'attaccante biellese questa estate. Cesare Prandelli, che lo aveva lanciato a Parma e da molto tempo lo voleva a Firenze, è stato finalmente accontentato da Pantaleo Corvino, che ha strappato il giocatore al Milan con un'azione paziente ma decisa. A Firenze "il Gila" ha trovato subito il calore che non aveva a San Siro, ma nessuna pressione: "non è un giocatore da recuperare" ha dichiarato più volte Prandelli.
E' dura la vita dell'attaccante: puoi sacrificarti, lottare, aiutare la squadra, ma se non segni e, soprattutto, non lo fai al momento giusto, vieni criticato o, peggio ancora, resti nell'ombra. La stagione è appena iniziata, e Gilardino ha ancora molto da dimostrare, ma nella prima gara che conta, lui, che festeggia i suoi goal mimando il suono del violino, non ha steccato. Contro lo Slavia, come ha sottolineato sempre Prandelli, "non ha sbagliato un pallone"; ma, soprattutto, ha fatto venire giù la platea del Franchi segnando un goal apparentemente facile ma, proprio per questo, da attaccante di razza. Chissà a cosa pensava, Alberto da Biella, quando ha sfogato tutta la rabbia accumulata nelle tristi domeniche di San Siro esultando sotto la "Fiesole". E' chiaro invece ormai cosa pensasse il nuovo CT della Nazionale -e questa è l'altra novità dell'estate del "Gila"- Marcello Lippi, mentre assisteva alla scena comodamente seduto in tribuna: "questo è il centravanti della mia nazionale".