DOMENICA D'AGOSTO

18.08.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
DOMENICA D'AGOSTO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Era il 1964 e Bobby Solo riempiva i Juke-box con questo ritornello: "Domenica d'agosto, che caldo fa. La spiaggia è un girarrosto, non servirà bere una bibita..." Eh già, il buon Bobby (al secolo Roberto Satti) aveva proprio ragione, sopratutto quando vedi o leggi certe cose. Immaginate la scena: il vostro umile cronista che si gode l'ultima domenica senza calcio (oddìo ci sarebbe la finale di supercoppa tra Lazio e Juventus, ma tant'è...) che vaga in cerca di refrigerio sulla spiaggia di Tonfano, apre Firenzeviola e legge: "Jovetic, con la Fiorentina non ho vinto niente". Un attimo di smarrimento, poi gli torna in mente il ritornello: "Che caldo fa, non servirà bere una bibita..." No, davanti a certe dichiarazioni una bibita è davvero poco, ci vorrebbe ben altro. Allora vado avanti e scorgo un titolo su Mutu: "Buona fortuna alla Fiorentina per la nuova stagione", fonte tweet ufficiale del romeno. Del "fenomeno" romeno, per essere precisi. Che è diverso dall'essere fenomeni in Montenegro oppure in Serbia (il riferimento è a Ljajic del quale, per una volta, non parleremo). In Romania, terra di altri fenomeni come Hagi, Belodedici, Ducadan, Balaci, chi emerge e viene chiamato fenomeno... fenomeno lo è per davvero. E lo resta per sempre. Ci perdonerete l'astio, il rancore non ancora sopito, ma le frasi del signor Jovetic si digeriscono a malapena. Cosa vuol dire: "Con la Fiorentina non ho vinto niente"? Rivolgiamo allora la frittata: è la Fiorentina semmai, che col signor Jovetic non ha vinto niente. Nonostante lo abbia coccolato, aspettato, curato, pagato e strapagato. Addirittura l'ultima stagione, nonostante una superiorità smaccata e una dimostrazione di forza domenica dopo domenica, il signor Jovetic non è stato capace di portare i viola neppure in Champions League. Sarà forse per i cinque mesi di assenza "ingiustificata", tra gennaio e maggio 2013? Sarà per i due miseri gol messi a segno nei già citati cinque mesi? Sarà per la mente palesemente rivolta altrove, magari alla Juventus con la quale (Jovetic testuale) aveva già un accordo da gennaio 2013? Lo abbiamo detto, è una domenica d'agosto, fa caldo, la bibita non arriva... (il cameriere tarda colpevolmente) ma certe dichiarazioni da "fenomeno" proprio non ci vanno giù.

ADRIAN, IL VERO "FENOMENO" - Intendiamoci, non è nostra intenzione trasformare Adrian Mutu da peccatore in santo. Da teppistello che picchia i baristi albanesi, a missionario curatore delle anime. Nè dimenticare la querelle con Abramovic, la squalifica per sibutramina, i mesi passati ai box quando la Fiorentina di Mihajlovic aveva un disperato bisogno... d'amore. Niente di tutto questo. E' indubbio, però, che il tweet di Adrian faccia un piacere immenso ai tifosi viola, e (credeteci) abbiamo sempre pensato ad un Adrian Mutu versione dott. Jeckyll e mister Hide. Il primo ottimo professionista, fuoriclasse in campo (perchè tale era Adrian, comunque la si voglia pensare), pronto a dare tutto alla causa viola senza risparmiare niente, senza mollare mai. Il secondo piccolo mascalzone, pronto ad alzare le mani ed il gomito (anche tutti e due), a cercare rifugio in sostanze proibite. Salvo poi dare la colpa alla madre (come nel caso della sibutramina) senza convincere nessuno. Neppure la commissione antidoping. Nel mezzo un ragazzo dotato di un incredibile talento, che alla Fiorentina ha dato tutto, ma che al tempo stesso ha tolto. Suo malgrado, forse non per volontà propria. Un ragazzo che (giudizio personale) ha fatto in tempo ad entrare nella top-ten dei campioni della Fiorentina. Prima di lui Antognoni, Batistuta, Hamrin, Julinho, Montuori, etc.etc... Dopo, però, c'era Adrian. O meglio, c'era anche lui, il fenomeno di Calinesti.

AUGURI JO-JO... Ne siamo certi, in quella classifica ci vorrebbe stare anche lui. O meglio, nella sua presunzione, nell'illusione di essere un top-player (purtroppo questo gli hanno fatto credere) lui chiede un posto, senza per questo meritarlo. Parliamo di Stevan Jovetic, ex-viola e nuovo attaccante del Manchester City. Lo riconosciamo, dalle nostre parole traspare rancore, astio, livore per una separazione ancora non digerita. Sopratutto per l'atteggiamento di superiorità ostentato dal montenegrino, come dimostrato dalla frase che ispira quest'articolo. Allo stesso tempo facciamo uno sforzo di bontà ed auguriamo tanta salute (ne ha bisogno) e buona fortuna a Jo-Jo. Se possibile, il più lontano possibile da Firenze e dalla Fiorentina.