DALLE DITA ALLA DEPAY AL PRESSING DELLA SPAL: DUSAN SI È PRESO FIRENZE

16.12.2019 19:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
DALLE DITA ALLA DEPAY AL PRESSING DELLA SPAL: DUSAN SI È PRESO FIRENZE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Il primo a corrergli incontro dopo la prodezza realizzata al 92’ contro l’Inter è stato Nicola Caccia, l’uomo che più di tutti in questi mesi all’interno del centro sportivo si è preso cura di lui, aiutandolo quotidianamente a migliorare la sua tecnica. La notte di Dusan Vlahovic dopo la gemma all’Inter è stata di quelle che difficilmente riesci a scordare nel corso della vita: gol alla Batistuta sotto la curva Fiesole, dita alle orecchie per godersi l’urlo infernale dei 37.000 del Franchi (non c’era alcun intento polemico nell’esultanza del serbo, al massimo l’imitazione di uno dei suoi nuovi idoli, Memphis Depay) e poi corsa ad abbracciare Vincenzo Montella, l’allenatore che più di tutti nella sua giovane carriera ha sempre creduto in lui, anche quando le cose sembravano andare tutte per il verso sbagliato.

All’uscita dallo stadio, tra la tribuna e la curva Ferrovia, erano cinquanta i tifosi che lo hanno aspettato dopo la doccia, tutti a caccia di un selfie o di un autografo dell’eroe della serata. Vlahovic non si è fatto pregare e aprendo lo sportello dell’auto del manager Ristic (che in questi giorni è stato a Firenze per discutere del futuro dell’attaccante) si è concesso ad uno ad uno ai fans che lo stavano attendendo. Poi la cena in pieno centro, presso il Colle Bereto, in compagnia del procuratore, al quale ha offerto un ricco pasto per festeggiare il quinto gol stagionale, una gemma che ha fatto balzare il classe 2000 in testa alla classifica cannonieri della Fiorentina. Un gesto piuttosto frequente, quello di offrire da mangiare, da parte del bomber, che già lo scorso anno con la Primavera dopo una doppietta in trasferta decise di regalare il pranzo a tutta la truppa di Bigica durante una sosta all’autogrill: di quel gruppo, Vlahovic era già diventato un leader, modesto negli spogliatoi ma spietato in campo, dove ha vinto da solo la Coppa Italia.

Oggi alla ripresa dei lavori in vista della Roma, nessuno ha voluto fargli mancare i complimenti anche se Dusan - come suo solito - ha preferito tenere un profilo basso, senza fare promesse di nessun tipo ai compagni di squadra e soprattutto allo staff tecnico, che in questi giorni dovrà valutarlo con attenzione per capire se il serbo potrà giocarsi le sue chance dall’inizio per la sfida con i giallorossi. Una gara, quella di venerdì, che oltre ad essere decisiva per la riconferma anche nel 2020 di Montella si annuncia delicata anche per lo stesso Vlahovic, sul cui conto sono già piovute tante richieste. La visite che il manager Ristic ha fatto a Pradè (andata in scena sabato pomeriggio) è servita a portare a conoscenza la Fiorentina dell’interesse sempre crescente che molte squadre di A e B stanno avendo sul giocatore. Una, in particolare, la società che sta spingendo più di tutte, la Spal di Leo Semplici. I viola per il momento hanno scelto di fare muro ma è chiaro che se a gennaio dovesse arrivare un’altra punta uno degli indiziati a partire in prestito sarebbe lo stesso Vlahovic.