CASTROVILLI, LE SIRENE DEL MERCATO E LA PAROLA D'ORDINE

17.03.2020 10:30 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
CASTROVILLI, LE SIRENE DEL MERCATO E LA PAROLA D'ORDINE
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© foto di Federico De Luca

È una storia che in casa Fiorentina si è vista spesso negli ultimi anni. Quella di società sulla carta più importanti della Fiorentina che cominciano ad approcciarsi con i migliori talenti della squadra viola. L'ultimo in ordine di tempo a "subire" tutto questo è Gaetano Castrovilli, astro nascente del centrocampo viola.

Arrivato un po' in sordina al ritiro di Moena lo scorso luglio, Castro ci ha messo poco a conquistare tutti: dopo pochi allenamenti Montella e la dirigenza decisero di non farlo partire, e mai scelta fu più azzeccata. Con l'Aeroplanino il classe '97 di Minervino Murge aveva stabilito un grandissimo rapporto, figlio di dichiarazioni pubbliche del tecnico campano che non potevano che sortire l'effetto di aumentare l'autostima di un giocatore definito "il nuovo Antognoni".

Per ripercorrere le orme dell'Unico 10 di Firenze di tempo ancora ce n'è, ed è tutto dalla parte di Castrovilli. A 23 anni si è affacciato al calcio che conta e ora non vuole più lasciare i riflettori. Con Iachini il rendimento è leggermente calato, sia per il nuovo tipo di gioco che chiede il tecnico sia per un calo fisiologico nelle prestazioni dopo una prima parte di stagione da vero e proprio fuoriclasse. Per la carriera di Castrovilli adesso la parola d'ordine sarà continuità: obiettivo non semplice ma certo non impossibile per un giocatore con il suo talento.

La prossima estate si annuncia bagarre da parte di Inter, Juventus e club esteri pronti a fare carte false per portarlo via da Firenze. La società viola però non ha alcuna intenzione di privarsi del suo talento, forte di un rinnovo arrivato da poco e di un progetto a lungo termine assieme a lui. La politica di Commisso, inoltre, ormai è chiara: i talenti non si vendono, a costo di rimetterci (vedi Chiesa la scorsa estate). 

Nel calciomercato insomma mai dire mai, ma la sensazione che si respira da più parti è che per Castrovilli il futuro ha un solo colore. Quello viola.