CABRAL NUOVO CENERENTOLO, STA DIVENTANDO IL PRINCIPE DEL GOL
C’è un’immagine molto simpatica legata alla bella vittoria di ieri della Fiorentina a Cremona e va da sé che quando domini l’avversario e durante i 90 minuti non c’è partita, tutto diventa più facile e divertente. È stato un incoraggiante allenamento per la semifinale di Coppa Italia e mi viene difficile pensare che i grigiorossi abbiano fatto pre-tattica, si siano camuffati in vista dell’importante incontro. Senza offesa, mi sono sembrati poca cosa e la classifica lo dimostra. Il supereroe di questo periodo è senza dubbio Cabral che continua a segnare con continuità e che sta aiutando la Fiorentina a risalire la china che adesso ci vede all’undicesimo posto in campionato.
La cosa che mi ha fatto sorridere è stata l’affermazione del Mister quel “finalmente ha messo le scarpe giuste” ed io mi sono immaginata Arturone nostro come una novella Cenerentola/o che calza la scarpetta che la farà diventare una principessa o nel suo caso il “principe del gol” in casa viola. Infatti ho sentito in tv che Cabral con le sue sei reti in sei partite è il più prolifico marcatore della serie A insieme ad Osimhen dall’inizio dell’anno e questo mi ha fatto molto piacere visto come era iniziata la stagione. Sono fra coloro che non aveva e non ha pazienza quando si tratta del rendimento dei calciatori, del ritornello che prevede che si aspettino a prescindere, ma sono anche disposta a dissotterrare l’ascia dei mugugni in favore del bomber brasiliano che per me si è meritato il posto e il ruolo di titolare assoluto.
Su chi invece continuo a mugugnare sono Jovic e Gonzalez che, anche ieri quando sono entrati in campo, hanno dato la sensazione di essere quasi scocciati. Il serbo si esalta solo per vetrine più luccicanti mentre Nico resta attaccato al tanto fumo e poco arrosto. Ma siccome King Arthur va a mille, posso soprassedere anche perché la squadra ha trovato altri interpreti preziosi come Mandragora che allo Zini è andato in gol ed ha fatto l’assist per Cabral. A Rolando porta bene la Cremonese perché anche all’andata, con la complicità di Radu, era andato in rete facendoci vincere la prima partita di campionato.
C’è pero da chiedersi perché si finisce sempre per fare qualche “arrosto”. Va bene che dopo tutte le partite che la Fiorentina sta giocando un calo di forma o di tensione può sopraggiungere, ma all’80’ abbiamo rischiato su una ripartenza di Okereke che si è trovato a tu per tu con Sirigu che ha però risposto alla grande. Ecco, vorrei anche dire che quell’intervento è una risposta alle parole non proprio carine di Gollini nei confronti della società e di Firenze. Quando l’ex viola dice di “essersi sentito preso in giro” non so a cosa si riferisca, forse gli avevano promesso che avrebbe giocato titolare, ma per chiarirsi le idee può andare a controllare gli svarioni che ha commesso quando ha difeso la porta gigliata e poi comunque che abbia cambiato aria siamo contenti in due, lui e tutti noi. Su questo problema è intervenuto anche Barone che giustamente tira le orecchie al portiere rapper “noi a Firenze vogliamo giocatori innamorati della città, della maglia e della tifoseria” dimenticandosi però che non hanno riscattato un calciatore molto innamorato di Firenze e della Viola.
La Signora in viola