CABRAL, Il profilo del possibile sostituto di Vlahovic
Il futuro numero nove viola potrebbe essere un brasiliano che viene dalla Svizzera: con l’addio di Dusan Vlahovic che si fa concreto ora dopo ora, la Fiorentina sembra aver già in mano il sostituto. Si tratta di Arthur Cabral, attaccante classe 1998 che nelle ultime stagioni col Basilea ha visto il suo rendimento e le sue medie realizzative impennarsi.
IL PROFILO: Arthur Mendonça Cabral nasce a Campina, nello stato di Paraiba, una delle zone più industrializzate del Brasile. Durante un'infanzia agiata sferra i primi calci al pallone nello stadio in cui giocava suo padre, ovvero quello del Sao Cristovao, club famoso soprattutto per aver accolto un giovanissimo Ronaldo, come ricordato sulla parete dello stadio dalla scritta: Aqui nasceu o Fenómeno. L’adolescenza al contrario è un periodo piuttosto duro, dove Cabral viene più volte snobbato dalle grandi brasiliane (Fluminense, Vitória, Bahia e Palmeiras) ed è costretto a ridimensionare le sue ambizioni, firmando a sedici anni per il Ceara. Dopo quattro anni, il Palmeiras ribussa alla sua porta e Cabral fa il grande salto nel calcio che conta. Un impatto difficile, che evidenzia alcune fragilità psicologiche che accompagneranno l’attaccante anche negli anni futuri. “Arthur è un attaccante molto forte ma troppo emotivo, deve lavorare su questo aspetto” ha detto qualche mese fa il difensore del Servette (Vincent Sasso) che lo aveva appena marcato in un match del campionato svizzero.
L'ARRIVO IN EUROPA: La svolta arriva proprio in Svizzera: nell’estate 2019 Cabral attraversa l’Atlantico in direzione Basilea, un trasferimento decisamente a sorpresa che però permette all’allora ventunenne di trovare la sua dimensione perfetta. Basilea è la realtà perfetta per crescere e lui lo fa esponenzialmente nelle ultime stagioni: nella prima segna 16 reti tra campionato e coppe , nella scorsa arriva a 18 reti in Super League e 2 centri in Europa League. Nell’annata corrente arriva l’exploit: da agosto ad oggi Cabral ha già segnato 14 gol in campionato, con addirittura 8 centri nei preliminari di Champions League estivi (in cui segna praticamente un gol a partita) e 5 reti su 6 partite in Conference. Nel complesso, in questa stagione, Cabral ha messo a referto 27 gol e 8 assist in 31 presenze, numeri che hanno fatto accendere su di lui riflettori di club del calibro del Barcellona, ma anche della nazionale, tant’è che ad ottobre Tite lo ha inserito nelle convocazioni del Brasile.“Pensavo fosse uno scherzo telefonico, stavo per riattaccare” dirà Cabral, che nonostante la stima del CT non è ancora riuscito ad esordire coi verdeoro.
L'INTERESSE DELLA FIORENTINA: Il prossimo aereo per Rio de Janeiro potrebbe prenderlo dalla Toscana. La Fiorentina sembra voler puntare su di lui per il dopo-Vlahovic: la spesa tutto sommato contenuta (il Basilea potrebbe farlo partire per 15 milioni) e la relativa facilità dell’operazione rendono il profilo di Cabral (già seguito da diversi anni dai viola) il più percorribile per il breve tempo. A Firenze Arthur troverebbe una folta colonia di sudamericani ed un progetto tecnico in cui si potrebbe inserire alla grande: attaccante fisicamente strutturato (185 cm per 86 chili) ed abile nel gioco aereo, Cabral ha detto in una recente intervista di ispirarsi ad Hulk (che come lui è nato a Campina) e come il suo mentore è capace di abbinare potenza, tecnica in velocità a grandi doti balistiche. Quest’anno, in un campionato certamente meno qualitativo rispetto alla Serie A, ha segnato in tutti i modi: su rigore, di tacco, di punta - reminescenza del periodo in cui, da giovanissimo, ha giocato a futsal a buoni livelli- e persino di coscia, dimostrando di esprimersi al meglio a fianco (o davanti) ad un’altra punta, che spesso era Sebastiano Esposito. La capacità di adattarsi al sistema di Italiano è, insieme alla fragilità emotiva dimostrata nelle sue esperienze precedenti, una delle incognite che Arthur Cabral si porterà dietro a Firenze.