BERNARDESCHI LEADER, ZARATE DA' LA SCOSSA. DISASTRO TELLO, MALE ILICIC E CARLOS SANCHEZ

BERNARDESCHI LEADER, ZARATE DA' LA SCOSSA. DISASTRO TELLO, MALE ILICIC E CARLOS SANCHEZFirenzeViola.it
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domenica 18 dicembre 2016, 22:42Notizie di FV
di Tommaso Loreto

TATARUSANU – Dopo sette minuti si aiuta con i piedi per respingere il colpo di testa di Bastos. E' invece trafitto da due passi da Keita, e dagli undici metri da Biglia che sceglie la potenza. Blocca, invece, il tiro di Lulic in apertura di ripresa e quello di Kishna a dieci dalla fine. Alla fine si arrende al fendente di Radu sul quale poteva fare qualcosa di più, 5.

TOMOVIC – Radu lo sovrasta nella prima occasione della Lazio, si riscatta poco dopo chiudendo a dovere Keita che, però, sul gol lo lascia immobile. Resta a lungo a terra a qualche minuto dall'intervallo, ma subito dopo il rientro commette il rigore (discutibile) su Milinkovic Savic. Nell'intervallo finisce all'ospedale per accertamenti. Colpito duro, 5,5.

Dal 1'st CRISTOFORO – Entra e si procura il rigore che potrebbe riaprire la partita. Più in generale con il suo ingresso il centrocampo funziona meglio, 6.

DE MAIO – Anticipa a dovere Immobile in angolo dopo un quarto d'ora di gioco. Anche lui è sorpreso nell'azione del vantaggio laziale, ma almeno ci mette applicazione. E a un quarto d'ora dalla fine chiude ottimamente su Immobile. Risponde “presente” alla chiamata, 6.

ASTORI – Subito attento nel chiudere su Keita regalando il primo corner della gara, è meno sicuro nell'arco del primo tempo, mentre nella ripresa si riprende anche se rimediando l'ammonizione. Alti e bassi 5,5.

MAXI OLIVERA – Oltre alla sofferenza arretrata nei primi venti minuti anche qualche traversone interessante. Ammonito in avvio di secondo tempo dà segnali di crescita, 6.

SANCHEZ – Un paio di break importanti in avvio di gara e poco altro visto che, in contropiede, la Fiorentina raramente riesce a ripartire. Dopo l'uscita di Tomovic arretra fino alla difesa, ma soprattutto prova la mano galeotta per cercare il pareggio rimediando, però, solo un giusto cartellino giallo. E nei minuti finali Radu lo svernicia sul gol. Travolto, 5.

VECINO – Scivola quanto basta per non riuscire a bloccare il pallone che arriva a Keita sul vantaggio laziale. A livello di costruzione, invece, si vede poco poco anche se ha il merito di liberare Tello nell'azione del gol di Zarate. Cresce alla lunga, 6.

TELLO – La solita confusione, con tanto di scarsissima copertura, nella prima mezz'ora di gioco. Ancora peggio nel finale di primo tempo con il pallone regalato che Milinkovic Savic trasforma nell'azione del rigore. Fortunatamente sul gol di Zarate il pallone resta sui piedi dell'argentino, altrimenti sprecherebbe una chance mostruosa. Disastroso, 5.

Dal 35'st CHIESA – S.v.

ILICIC – In avvio si fa apprezzare anche in copertura offensiva, ma alla lunga fa poco in attacco. Fa ancora meno dal dischetto facendosi parare il rigore da Marchetti. Dopo il secondo errore stagionale dagli undici metri viene sostituito in una serata assai buia, 5.

Dal 13'st ZARATE – Dopo un primo tentativo da fuori è al posto giusto nel momento giusto quando segna il gol che riapre la partita. Il suo ingresso regala una scossa positiva, 6,5.

BERNARDESCHI – Si libera bene dopo una decina di minuti concludendo con potenza ma troppo centrale. Ci riprova di testa sul finire di primo tempo e ancora dalla lunga distanza a metà secondo tempo impegnando severamente Marchetti. Finisce tra gli ammoniti per proteste, ma sembra più una dimostrazione di carattere che non stizza. Serata da leader, prestazione da capitano, 6,5.

KALINIC – Un unico pallone interessante nella prima mezz'ora, da Maxi Olivera, che non riesce a gestire, poi sono 45 minuti a rincorrere la palla buona che non arriva mai. Nonostante la squadra giochi meglio nella ripresa praticamente non si vede, 5,5.

SOUSA – La formazione è più incline alla “Versione standard” con la sorpresa dell'infortunio di Rodriguez che libera De Maio al centro della difesa. Tello vince il ballottaggio con Chiesa. Fin dalle prime battute è la Lazio a comandare la partita collezionando anche qualche palla gol importante, non è una sorpresa perciò che Keita porti in vantaggio i biancocelesti. Dopo una reazione assai flebile, senza grosse occasioni, Biglia su rigore raddoppia a poco dall'intervallo. A inizio secondo tempo deve rinunciare a Tomovic e passa al 3-4-3 inserendo Cristoforo. Proprio l'ex Siviglia si procurerebbe il rigore della speranza se non fosse che Ilicic se lo fa parare. E' allora il turno di Zarate per Ilicic e dopo poco l'argentino riesce a trovare il gol della speranza. A dieci dalla fine esce anche Tello per Chiesa, ma il tempo ormai è esaurito e soprattutto la Lazio trova ancora il gol nel finale. Ancora una volta i suoi pagano il dazio di un'ampia fetta di partita regalata agli avversari. Contando il primo tempo giocato male, e la conferma ostinata di Tello che non paga (oltre a far rientrare Tomovic colpito duro che di lì a poco causa il rigore) nemmeno stasera è del tutto esente da colpe, 5,5.