BEPPE IN TRASFERTA COME IL PRIMO MONTELLA. E ORA VA SPAZZATO VIA IL TABÙ FRANCHI

BEPPE IN TRASFERTA COME IL PRIMO MONTELLA. E ORA VA SPAZZATO VIA IL TABÙ FRANCHIFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca
sabato 18 luglio 2020, 11:00Notizie di FV
di Andrea Giannattasio

La salvezza in casa viola è ormai cosa fatta. Per la matematica potrebbero essere sufficienti i prossimi 90’ visto che in caso di contemporanea sconfitta del Lecce e di successo della Fiorentina domani sera contro il Torino la squadra di Iachini potrebbe festeggiare con quattro turni di anticipo il minimo indispensabile di una stagione destinata non certo a passare alla storia (se i salentini pareggiassero entrerebbe in gioco la classifica avulsa, non calcolabile a 360’ dal termine della stagione). A Pezzella e compagni dunque è richiesta l’ultima fatica di un’annata quasi del tutto da archiviare, utile solo per aiutare Commisso e il suo pool di uomini fidati arrivati dagli Stati Uniti a comprendere le logiche del calcio italiano e a capire quali errori non devono essere più commessi per provare a puntare in alto.

Ottenere i tre punti contro i granata sembra un’impresa tutt’altro che difficile (la squadra di Longo arriva da un rotondo 3-0 al Genoa ma non è parsa né giovedì né nei turni precedenti in uno stato di salute particolarmente brillante) eppure più che Belotti e soci il pericolo numero uno per la Fiorentina sarà ancora una volta il fattore Franchi. Resta infatti confinata al 12 gennaio l’ultima vittoria casalinga dei viola in campionato (1-0 col batticuore alla Spal), data dopo la quale sono stati raggranellati appena cinque punti nelle successive sette partite tra le mura amiche. Nelle 8 gare disputate dai viola sotto la gestione Iachini sono così arrivate altrettante lunghezze, per una media di un punto a partita. Rompere il digiuno da successo nella penultima sfida a Campo di Marte potrebbe essere la migliore risposta per dare seguito al prezioso 1-3 di Lecce.

Dove, al di là di un avversario per larghi tratti fantasma, la Fiorentina ha come spesso accade imposto la sua legge, ovvero quella della trasferta: nelle otto gare giocate lontano dal Franchi dalla Fiorentina targata Iachini sono arrivati ben quattro successi (Napoli, Genova, Parma e Lecce) con appena due ko e due pari per un totale di 14 punti (media di 1,75 a gara). Se si pensa, oltretutto, che la prima partita con il tecnico marchigiano ha visto sfumare 2 punti al 95’ (a Bologna) e che a Roma con i biancocelesti l’arbitro era in giornata no (eufemismo), il rendimento viola in casa degli altri avrebbe potuto portare anche frutti migliori. Sembra strano dirlo ma la marcia trionfale della Fiorentina in trasferta è addirittura migliore di quella del primo anno di Montella, quando nel 2012/13 i viola viaggiavano a una media di 1,42 punti lontano da Firenze, e di poco inferiore al secondo anno (2013/14, con 1,79 di media). Il suo gioco sarà piaciuto a pochi ma è indiscutibile che il suo compito, Beppe, lo abbia portato (quasi) a termine.