"ACCADDE OGGI..." 30 anni fa, la più bella...
"E' la più bella di tutte, si stacca piano dal cuore..." Correva il 1986 e così cantavano gli Stadio, gruppo bolognese singolarmente di matrice viola. Merito di Gaetano Curreri, cantante e front-man, da sempre tifoso della Fiorentina. E chissà se, nel comporre queste parole, il buon Gaetano avrà pensato alla più bella partita della Fiorentina che gli era capitato di vedere. Già, perchè ognuno di noi ha una sua personale classifica: che si tratti di giocatori, gol, canzoni, ragazze (perchè no...) insomma qualsiasi cosa e/o argomento possibile da catalogare, da mettere in fila. Non fanno eccezione le partite di calcio (quante volte abbiamo letto e scritto che Italia-Germania 4-3 di Mexico 70' è la più bella partita di calcio mai disputata?) e lo spunto ce lo offre un Fiorentina-Torino del 22 gennaio 1984, esattamente 30 anni fa (GUARDA QUI). Perdonerete al sottoscritto l'uso privato di mezzo pubblico, ma quel 4-1 inflitto ai granata resta a mio giudizio la più bella partita della Fiorentina. Appunto... "la più bella di tutte". So di scatenare la reazione di molti lettori di Firenzeviola che (giustamente) avranno la loro partita preferita: ne butto là qualcuna... Fiorentina-Inter 4-3 del febbraio 1989 (Borgonovo al 90'), Fiorentina-Juventus 2-1 del gennaio 89' (ancora Borgonovo al 90'), Fiorentina-Juventus 3-3 del novembre 83'. Fino alla più recente, quella del 20 ottobre 2013: Fiorentina-Juventus 4-2. Tripletta di Pepito Rossi, Joaquin, Cuadrado che scatta come un quattrocentista... e via andare. Avete, abbiamo tutti ragione. Per fortuna la storia viola ci offre una vastissima gamma nella quale scegliere, confrontarsi. Quel 22 gennaio, però, la Fiorentina di "Picchio" De Sisti si esibì in una fantastica prova di forza mista a tecnica, fantasia, estro, contro il Torino di Eugenio Bersellini che arrivò a Firenze da secondo in classifica. Era la Fiorentina schierata con Galli in porta, Massaro n° 5, una difesa a tre guidata dal “caudillo” Passarella e un centrocampo “mondiale” con Oriali e Antognoni. Eraldo Pecci curava la regia e Pasquale Iachini, ala ambidestra formidabile nei cross, divorava l’erba sulle due fasce. In attacco "Paolone" Monelli (per lui 12 gol quell’anno) e Daniel Bertoni che quando non cercava l’ombra sotto la pensilina della tribuna, da solo valeva il prezzo del biglietto. Finì 4-1 per i viola ma la prestazione dei “nostri” riempì talmente gli occhi dei tifosi che il punteggio finale è un dettaglio, buono per una classifica che in quel momento sorrideva alla Fiorentina. Purtroppo il gravissimo infortunio patito due settimane dopo da Antognoni contro la Sampdoria chiuse la favola di quello splendido campionato.
Ma torniamo alla partita: pioggia torrenziale, Torino quotatissimo che fino a quel momento aveva subito appena otto reti in campionato, schiantato da due doppiette di Monelli e Bertoni (lo abbiamo detto, quando non c’era il sole l’argentino era inarrivabile). Di quella giornata ricordo in particolare le discese ubriacanti di Garrincha-Iachini, ed il sano piacere di stare allo stadio e tifare viola. La pioggia battente, poi, rappresentava qualcosa di romanzesco, quasi volesse significare le lacrime di gioia ed una malcelata commozione degli Dei del calcio nel veder giocare la Fiorentina a livelli così alti. Sembra, addirittura, che qualcuno lassù abbia detto... "Così si gioca solo in Paradiso". Ultima annotazione: ricordiamo l'allora stadio Comunale stracolmo di gente e di bandiere, di striscioni e sciarpe inneggianti alla squadra viola, la Fiesole e la Ferrovia che registravano il tutto esaurito. I tifosi già allo stadio con tre ore di anticipo per trovare un posto... Fiorentina e Torino unite nell'odio (sportivo, s'intende) verso la Juventus, tanto da costituire un "gruppo anti Juve". Sembra una frase fatta, ma erano davvero altri tempi. Chissà se torneranno...