PRANDELLI: "A TORINO CON SFACCIATAGGINE. CASTRO TORNI SERENO. IN TESTA I 40 PUNTI"
Vigilia di big match in casa Fiorentina: domani i viola saranno infatti impegnati all'Allianz Stadium di Torino contro la Juventus, in quello che sarà l'ultimo appuntamento del 2020. In sala stampa, a poco più di 24 ore dal match contro i bianconeri, ha preso la parola il tecnico Cesare Prandelli. Ecco le sue parole:
Su come si batte la Juventus: "Le grandi squadre, per batterle, devi non solo avere l'attenzione sui particolari ma quando ci concederanno qualcosa dovremo avere la sfacciataggine di sfruttare queste occasioni. Se partiamo con questa mentalità faremo un'ottima gara".
Sulla crescita della squadra: "In questo momento dobbiamo pensare a come scendere in campo: in queste ultime due gare si è vista la mentalità giusta, dobbiamo solo mantenerla. I due pareggi in casa sono stati frutto di un lavoro difficile. Il Sassuolo e il Verona avevano vinto con tante squadra. Noi quando avremo l'opportunità di far qualcosa di importante sulla fase offensiva dovremo farla con grande convizione".
Sul fatto che non ci sono delle riserve che siano all'altezza dei titolari: "Quello che è stato fatto ormai è passato, quando una squadra ha un'identità precisa anche i giocatori che hanno meno classe possono esprimersi al 100%. Nel 2010 avevamo uno zoccolo duro di calciatori. Il mio obiettivo è arrivare a 40 punti e ora serve una mentalità da provinciale. Nessuno ci regalerà nulla".
Su un avvicinamento diverso dal solito in vista della Juventus: "Non è solo per la gara di domani, in tutte le ultime sei gare abbiamo avuto un avvicinamento strano. Il calendario è stato strano di per sé. In questo momento la squadra deve aver solo la convizione di far bene quello che sa fare. Serve un gruppo forte mentalmente, come accaduto nel passato".
Su eventuali progressi dopo il Sassuolo: "So che la città si è divisa su questo, so che tutti vogliono dire la propria ed è anche giusto: è la forza di questa città. Va tutto accettato, anche con le analisi critiche. Poi però c'è una persona che decide come bisogna giocare. Bisogna però adesso che tutti, ma proprio tutti, abbiano nel mirino i 40 punti. Se ci caliamo tutti in questa realtà vedremo una squadra diversa. Stiamo intraprendendo una strada semplice poi via via cresceremo e avremo le nostre occasioni".
Su Castrovilli: "Gli ho detto, appena l'ho visto, che quando l'ho visto la prima volta sono rimasto estasiato da lui perché rischiava sempre l'uno contro uno. Poi è chiaro che la gente da lui si aspetta sempre di più. Lui deve ritrovare quella serenità di rischiare la giocata. Non gli rimprovererò mai un dribbling verso la porta avversaria".
Su come sta la squadra: "Domani avremo il report dal medico per vedere chi ha recuperato meglio dalla partita contro il Verona".
Cosa ruberebbe alla Fiorentina del 2008: "Quello che ho sempre chiesto alle mie squadre quando giocavamo contro le big: nel momento in cui capiamo che possiamo far male agli avversari, dobbiamo forzare la giocata".
Sulla Juventus, i suoi campioni e Chiesa: "Pirlo sta bruciando le tappe, in due mesi ha dato una grande fisionomia alla squadra, gli devo dire bravo. Della Juve temo la loro qualità e tutti i giocatori offensivi. Chiesa è un giocatore straripante, che quando riparte riesce sempre a far male. Lo scudetto? Quest'anno la Juve ha più concorrenti, le milanesi hanno colmato il gap con i bianconeri: sarà una questione di tempo visto che la Juve è sempre stata abituata a recuperare".
Sui progressi della squadra: "Se c'è una cosa che ho voluto cambiare è il modo di interpretare le partite. La nostra realtà è questa, ci dobbiamo trovare bene. La cosa importante è non dimenticare mai la fase difensiva".
Su una possibile tabella per recuperare punti in classifica: "Ho conosciuto 28 giocatori ma ancora non conosco la persona, quando dovevamo recuperare la penalizzazione conoscevo bene lo spogliatoio con cui avevo a che fare. Dobbiamo andare compatti e senza paura contro tutti".
Se farà il vaccino anti-Covid: "Quando arriverà il vaccino spero di essere tra i primi a farlo, vista la mia età: lo farò molto volentieri".
Su come ha risposto la squadra in queste gare: "I giocatori hanno risposto bene, anche se tutti volevano fare punteggio pieno. Con Ciccio Rialti le menti dei critici sarebbero state più unite".
Su cosa darebbe per dare una gioia alla tifoseria domani: "Lavorare a Firenze è stimolante perché chi ama la Fiorentina, pensa alla maglia viola 24 ore al giorno. Io ho sempre detto ai giocatori che i tifosi non tradiranno mai se vedranno impegno fino al 90'. Darei qualsiasi cosa: la vittoria potrebbe essere un regalo straordinario per tutti. Voglio trasmettere questa mentalità".
Su Igor e Callejon: "Igor si è sempre allenato benissimo, anche se Caceres non è mai stato appannato come tanti dicono. Io ho 18 titolari, poi io faccio le mie scelte. Su Callejon sono molto contento di quello che sta facendo sul campo, in questi 6-7 anni ha dimostrato di avere tempi di gioco: è un professore in questo. Ora però la squadra sta giocando con un sistema di gioco che per lui non è congeniale: vogliamo dargli un ruolo importante anche a gara in corso".