MILENKOVIC, Credo nel progetto viola. Con Italiano...

10.03.2022 14:52 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
MILENKOVIC, Credo nel progetto viola. Con Italiano...
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Il difensore della Fiorentina, Nikola Milenkovic, durante il Fiorentina Weekly, ha parlato ai canali ufficiali del club. Di seguito le sue dichiarazioni:

Il mister vi ha messo sotto in allenamento.
"Oggi è stato difficile. L'allenatore ci tiene tanto a tenere sempre tutti sul pezzo, anche oggi abbiamo fatto un grande lavoro. Speriamo di proporre in campo già contro il Bologna quello che facciamo durante la settimana".

Quanta rabbia c'è dopo le gare contro Sassuolo, Juventus e Verona?
"Tanta perché secondo me abbiamo fatto prestazioni di alto livello, tutte e tre le ultime partite abbiamo creato tanto, ma non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo. Stiamo facendo un calcio molto bello, propositivo e, se continuiamo a giocare così, sono sicuro che non ci saranno problemi e i risultati arriveranno".

C'è tanta fame in Nikola Milenkovic.
"Sì, c'è tanta fame, voglia di fare bene. Il mister ha portato una mentalità incredibie, una mentalità vincente che ha trasmesso a tutti noi. Sono sempre così ambizioso, ho tanta fame di migliorare, di vincere le partite e fare grandi cose. Poi sono al quinto anno qui, quindi devo aiutare tutti i compagni, anche i nuovi che arrivano e i più giovani. Dobbiamo essere un gruppo unito e in campo far vedere che siamo forti".

Come fa a trasmettere la passione per questa maglia ai nuovi?
"Abbiamo parlato con loro e, quando viviamo tanti momenti che abbiamo vissuto noi vecchi qui... Poi ci sono anche i tifosi che fanno il suo, specialmente nella partita contro la Juventus, e così i calciatori capiscono dove sono venuti, quanta passione c'è in questa piazza, in questa città. Lo hanno capito anche loro".

Com'è che nasce il suo temperamento in campo?
"Fuori dal campo sono un po' più tranquillo, ma in campo non perdono niente e deve essere così. Il calcio vuole uomini così, giocatori così e devi fare così, sennò diventa tutto più difficile. In campo non hai amici, non conosci nessuno e devi fare il meglio per la tua squadra, quindi in campo è una cosa e fuori è un'altra".

Questo lo si nota anche negli allenamenti.
"Sì, non mi piace perdere per niente neanche in partitella. Poi è giusto creare quella mentalità in allenamento che trasmetti ai compagni, così ti viene naturale anche in partita. Non mi piace proprio perdere".

Chi è il più difficile da marcare in allenamento?
"Tutti gli attaccanti sono un po' diversi. Piatek è uno che ogni palla che tocca in area fa gol, Arthur (Cabral, ndr) è più da sponde, fa giocare i compagni, quindi tutti e due. Anche Kokorin è molto bravo a difendere la palla. Non posso dire un nome, tutti sono molto bravi".

Cos'è che le chiede in particolare il mister?
"Ci chiede tante cose a tutti. Nella fase offensiva vuole che sia propositivo con la palla, che più faccia gioco, cambi gioco e tutti noi difensori stiamo crescendo sotto questo aspetto. In fase difensiva vuole lavorare di reparto e tante altre cose, ma non diciamole sennò sarà più difficile qua contro il Bologna (ride, ndr)".

Anche lei è cresciuto molto.
"Con questo calcio moderno che giochiamo, con le idee del mister, con le identità di gioco, la squadra può solo crescere. Si tratta di un calcio molto in avanti, molto propositivo, molto nella metà campo dell'avversario, con la linea difensiva molto alta, molti uno contro uno e così sicuramente si cresce molto e siamo contenti per questo".

Avete messo sotto anche squadre di un certo livello.
"Cerchiamo sempre di giocare alla stessa maniera, indipendentemente dall'avversario, di proporre quello che sappiamo fare e quello che facciamo durante la settimana. Non è che se affrontiamo una squadra che sta in alto in classifica ci spaventiamo e facciamo qualcosa di diverso, cerchiamo di fare sempre la stessa roba che proviamo in allenamento con coraggio e per ora sta funzionando molto bene".

Come pensate di affrontare questa parte di campionato?
"Nel calcio quello che è importante sono sempre le prossime partite. Non vorrei andare troppo lontano, penso alla partita di domenica contro il Bologna dove sarà molto importante tornare a vincere e sono sicuro che i nostri tifosi allo stadio, malgrado non sarà facile, ci daranno sicuramente una grande mano a provare a vincere".

L'attaccante più difficile da marcare che ha incontrato?
"Ho incontrato tanti attaccanti in Serie A, non posso dire un nome e non l'ho mai fatto. Hanno caratteristiche diverse gli attaccanti, non ce l'ho un nome".

Cosa ha provato dopo il gol in coppa contro l'Atalanta?
"Un'emozione incredibile vedendo la palla che entra all'ultimo secondo della partita. Come ho detto subito dopo la partita, vincere contro l'Atalanta in 10 uomini fuori casa è stata un'emozione incredibile. Davvero pazzesco. Il momento del consulto al VAR è stato di paura incredibile".

Che rapporto ha con Italiano?
"Molto buono, molto aperto. Mi dice tutto quello dove pensa che possa migliorare, cosa devo fare di più, cosa devo fare meglio ed io sono sempre disposto ed aperto ad accettare tutto quello che mi dice. Mi sento che con lui e con le sue idee di calcio sto migliorando molto. Mi sento molto bene e sono davvero contento".

Quanto crede nel progetto della Fiorentina?
"Sicuro che ci credo. Come ho detto ad inizio stagione quando ho rinnovato il contratto, l'ho fatto perché ho visto una società ambiziosa, con un allenatore che propone un gioco che piace molto a tutti, moderno e ovviamente ci credo, questo è sicuro".

Cosa le piace dei tifosi della Fiorentina?
"La passione che hanno per questa maglia, l'attaccamento. Sentiamo molto la loro spinta in campo quando giochiamo, a me specialmente piace molto quando arriva la carica prima della partita".

Dopo due anni di stadi vuoti si sentono di più.
"Sì, è vero, è vero".

Come pensate di affrontare il Bologna?
"Come le ultime 3 partite che abbiamo fatto. Credo che si sia fatto molto molto bene sotto tutti gli aspetti, è mancato solo essere efficaci, tutte quelle occasioni che abbiamo avuto avremmo dovuto sfruttarle molto meglio. Dobbiamo affrontarli come stiamo facendo ultimamente e, se giochiamo così, non dobbiamo avere paura di niente".