IGOR, Biraghi ha una personalità gigantesca. Lazio...
Intervistato dai canali ufficiali del club durante Fiorentina Weekly, Igor Julio dos Santos de Paulo si è raccontato attraverso aneddoti e curiosità richieste dai tifosi viola, parlando anche del prossimo incontro della Fiorentina, il match di sabato sera contro la Lazio: "Se vinciamo sarebbe un compleanno perfetto per me (lo festeggia il 7 febbraio, ndr)".
Si immaginava di poter ad arrivare così giovane a giocare in Serie A?
"No, non me lo immaginavo. Sono uscito da una città piccola, il mio sogno era diventare un calciatore professionista, ma non pensavo che arrivassi in una squadra come la Fiorentina, ad un livello così ed in un campionato come questo. Sono grato a Dio per tutto e al lavoro che mi ha portato qua".
La famiglia l'ha sostenuta in questa sua passione?
"La famiglia è tutto nella mia vita: mio padre e mia madre hanno fatto di tutto per farmi arrivare a questi livelli. Sono grato a loro se sono qua. Mi ricordo i primi calci al pallone: avevo uno zio che ogni mattina fin da piccolo mi portava in campo per giocare. Dopo, quando ho iniziato a capire che cosa fosse il calcio, volevo sempre fare quello. Il mio idolo era Ronaldinho, lo guardavo sempre. Quando sono arrivato alla SPAL, i tre brasiliani in rosa mi hanno aiutato tanto perché da solo sarebbe stato difficile".
Un po' quello che sta provando a fare con Cabral.
"Cerco sempre di dare una mano a lui, di parlare sempre e di aiutarlo dentro e fuori dal campo".
Qual è il suo rapporto con Duncan?
"Il calcio ti regala anche amici che diventano fratelli. Io con lui sono così, mi ha preso come un fratello quando sono arrivato e siamo sempre vicini. Posso dire che è un amico vero".
Com'è Biraghi come capitano?
"Ha una personalità gigantesca. Quando è tornato lo criticavano in tanti, ma quando si convive con lui tutti i giorni si vede che è un grandissimo uomo. Adesso sta dimostrando di avere una grandissima qualità".
Come si trova con Italiano?
"Benissimo. Mi ha fatto crescere e sento che da quando c’è lui sono diventato più forte. Tutti i giorni mi fa imparare una cosa diverso, sono felicissimo di lavorare con lui".
Qual è il suo obiettivo per questa stagione?
"Il primo è aiutare al massimo la Fiorentina. Per me essere qui è un sogno, so la forza della squadra e la grandezza della Fiorentina. Voglio aiutare la squadra, giocarere sempre di più e da qui a fine stagione voglio provare ad andare in Champions ed Europa League".
Come si trova con i tifosi della Fiorentina?
"In Brasile si dice che sono più importanti dei calciatori e sono loro che fanno il calcio. Qui a Firenze sono incredibili, mi piacciono tantissimo perché sono sempre con noi. Quando le cose non vanno bene tutti si incazzano, ma loro sono grandissimi. Mi piace tanto quando possono dare tutto allo stadio, non vedo l'ora che si torni al 100%. Contro il Milan fu una festa devastante".
Una sfida da lanciare a Cabral?
"Se lui fa tre gol entro marzo, io mi faccio di nuovo i capelli biondi".
Come state preparando la gara contro la Lazio?
"Nella migliore maniera possibile, nonostante le assenze dei nazionali. La Lazio è sempre una squadra complicata, sappiamo quello che possiamo fare e quello che abbiamo già fatto. Siamo pronti per sabato".
A Cagliari, malgrado il pari, si è vista una bella reazione.
"C'è la volta che manca qualcosa in più. Due volte che eravamo con un uomo in meno e due volte che abbiamo iniziato a giocare un po' meglio. era una partita in cui potevamo portare a casa tre punti, ma c'è stata l'espulsione e quindi menomale che abbiamo trovato il pari".