GAUTIERI, Viola da 8° posto: ora zero passi falsi

03.03.2021 18:43 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Bruno Toscana
GAUTIERI, Viola da 8° posto: ora zero passi falsi
FirenzeViola.it

L'ex giocatore della Roma e ora allenatore Carmine Gautieri ha parlato così della Fiorentina: "La società ha messo a disposizione dei due allenatori, prima Iachini, Prandelli poi, una squadra forte che attualmente non merita la classifica che ha. La Fiorentina ha una rosa più o meno da ottavo posto, anche se ora non può permettersi passi falsi. Anche per i giocatori di qualità, nei momenti di difficoltà, non è facile reagire e lottare per la salvezza. Tanto dipende dai risultati e dalle pressioni derivanti dalla classifica".

Entrare in campo da sostituto controvoglia: "Ogni giocatore vuole cercare di ottenere il massimo, non penso che qualcuno remi contro l'allenatore. La Fiorentina ha un grandissimo presidente, un direttore sportivo molto valido e la società deve cercare di far capire in che piazza hanno l'opportunità di giocare i calciatori della Fiorentina. Bisogna sempre cercare di essere professionali, la società deve intervenire quando un giocatore entra pochi minuti e non si comporta in maniera professionale. Serve rispetto per i tifosi, per i compagni e per la società, anche se giochi un minuto".

Sulla Roma: "Sta facendo un buon campionato. Quelle davanti hanno qualcosa in più. Manca un po' di continuità di risultati. Deve soltanto cambiare il trend con le big per fare il salto di qualità".

Su Vlahovic: "L'unico terminale offensivo che ha in questo momento la Fiorentina. Il serbo è importante per i viola, è normale però che se pensi che possa segnare solo lui, ci sono dei problemi. La Fiorentina potrebbe giocare anche con il 4-3-1-2 per i giocatori che ha. Potrebbere essere una soluzione per migliorare in zona gol e dare una mano a Vlahovic".

Sul calcio italiano: "Se vado a vedere le formazioni delle squadre di Serie A ci sono pochissimi italiani. Manca il prodotto italiano. Ora si gioca anche diversamente, non esistono più gli esterni. Il calcio italiano va riformato. Bisogna creare una mentalità alla Batistuta, alla Aldair, alla Rui Costa. Un aneddoto: Cafù che veniva dal terzo mondiale vinto mi vide che ero appena arrivato a Roma ed ero un po' in affano durante l'allenamento, lui mi disse 'tranquillo corro io per te'. O nasci così o serve un metodo per crescere giocatori con questa mentalità".