Femminile, rimasti invenduti i diritti della Serie A Women's Cup

La Serie A Women's Cup, la nuova competizione annuale riservata esclusivamente alle squadre della Serie A femminile, che prenderà inizio nella stagione 2025/26, sta già attraversando le prime polemiche, ancor prima di essere effettivamente iniziata.
Tutto questo nasce dalla mancata acquisizione dei diritti televisivi per le prossime due stagioni dell'appena nata competizione. La scadenza del bando dei diritti televisivi proposto dalla FIGC, aveva come data il 29 luglio alle ore 16.00, tuttavia, come denunciato dall'ex calciatrice Carolina Morace attraverso il suo profilo Instagram, "nessuna offerta ritenuta valida, nessun broadcaster disposto a puntare sul prodotto così com’è stato proposto dalla FIGC". Le società hanno quindi rinunciato alla vendita autonoma, affidando alla FIGC la negoziazione centralizzata con potenziali acquirenti.
Come riportato da Il Fatto Quotidiano i diritti tv non valgono praticamente nulla: venduti per pochi spicci a Dazn (che trasmette tutte le partite della Serie A femminile) e alla tv di Stato (che ha la miglior gara a giornata in chiaro, più le finali di coppa), fruttano ai club la miseria di 50mila euro a stagione. Non è quindi un caso che la “Serie A Women’s Cup” sia rimasta invenduta.
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