DE LAURENTIIS, Stadio? O me lo danno o vado a Caserta
Dalla trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha di fatto annunciato l'addio tra i partenopei e Luciano Spalletti: "Nessuno dava il Napoli favorito per lo Scudetto tranne me? Sì, mi sono trovato in una conferenza stampa a inizio giugno, avevamo mandato via tanti giocatori che avevano finito il loro ciclo a Napoli anche se non tutti erano della stessa idea. Mi hanno chiesto cosa pensavo di fare e io dissi che pensavo di poter vincere lo Scudetto. Ci fu lo sgomento generale, anche da parte di Spalletti che non sapeva ancora chi avevamo acquistato. Gli allenatori si dividono in coloro che vogliono fare il mercato e in coloro che allenano. Spalletti è uno che allena, gli abbiamo dato una squadra straordinaria da allenare. Spalletti è un uomo libero. Quando uno dice che pensa di aver ottenuto il massimo e di voler prendere un anno sabbatico, è giusto lasciarlo libero. Mi ha detto di avere un contratto per un altro anno, ma di volersi fermare, potevo mai dirgli di no? Ci ha dato tanto e lo ringrazio".
Oltre a ciò, il patron dei campioni d'Italia ha speso anche parole sullo stadio di Napoli, tema caro anche a tanti altri club, tra cui la Fiorentina di Rocco Commisso: "Intitolarlo a Maradona era dovuto, ora voglio farlo diventare lo stadio del Napoli. Il Comune ce lo darà per 99 anni, ma se non farà così, me lo andrò a costruire a Caserta. Voglio un impianto che pulsi sette giorni su sette: devi avere il museo, poter fare concerti e sposare le persone".