CORVINO, Italiano è un predestinato. Vlahovic...
L'ex direttore sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ha parlato così del suo passato in viola: “Dopo dieci anni a Firenze, la Fiorentina ormai me la sento addosso. Tra alti e bassi, nel mio piccolo ho stabilito un record a rimanere per ben dieci anni a Firenze come dirigente. Il meglio della mia esperienza a Firenze l’ho dato nel secondo ciclo, non nel primo: nel primo ciclo ci aiutavano le motivazioni e l’entusiasmo, mentre quando sono tornato l’ambiente era “tossico”, non ci ha facilitato nel nostro lavoro. Nel secondo ciclo abbiamo fatto 60 punti il primo anno e 58 il secondo, a pochi passi da una qualificazione europea con la rosa più giovane del campionato e in completo autofinanziamento. Per non dimenticare i tanti calciatori usciti dal settore giovanile, oltre alla creazione e allo scudetto con la squadra femminile".
Vlahovic? "Lo pagai una cifra sproporzionata per un giovane di 17 anni, un milione di euro, occupando peraltro un posto da extracomunitario in rosa e questo attirò su di me molte critiche. Ma questo basta per far capire quanto ci ho creduto fin da subito. Se rinnova? Vlahovic è un ragazzo già molto maturo, con alle spalle una famiglia straordinaria che lo ha sempre consigliato bene. Quando lo portai a Firenze, dopo che il ragazzo firmò, sua madre mi disse: “Direttore, ha preso il nuovo Batistuta”. Le risposi: “Va bene anche se sarà il nuovo Toni”.
Come è cambiato il ruolo del DS? "È cambiato molto: una volta contava la dirigenza scelta dal club, oggi molti club sono indebitati e le idee per far tornare i conti contano più che fare calcio senza problemi economici. Oggi le squadre si fanno con pochi soldi e tante idee. Ci tengo a chiarire una cosa: la prima volta che ho lasciato Firenze, lo feci per motivi extra-campo, a differenza di quanto si è detto e si dice tuttora: mia madre andò in coma e dovetti lasciare Firenze".
Dove può arrivare questa Fiorentina? "Sei partite sono un ottimo indicatore per capire se sei o meno sulla strada giusta. La Fiorentina sta facendo le cose giuste, lo dimostrano i punti in campionato e l’organizzazione tecnica della squadra, che sta mostrando un equilibrio tra quando attacca e quando difende. Se sento ancora i Della Valle? Certo che continuo a sentirli, come è ovvio: hanno fatto parte di una società che per dieci anni mi ha supportato".
Ritorno di Nastasic? "Sono ultra contento, quando è tornato a Firenze ci siamo sentiti ed era veramente entusiasta di tornare a vestire la maglia viola!"
Antognoni? "Tutti sanno quanti sforzi feci per portarlo subito all’interno della Fiorentina. Nel primo ciclo mi trovai di fronte alla società che aveva altre idee e non riuscii a portarlo in società, cosa che feci invece nel secondo ciclo".
Toledo, Bruno Gaspar e gli acquisti sbagliati? "Ti devi rimproverare quando spendi 10-15 milioni di euro e sbagli un acquisto, ma se spendi 3-4 milioni devi mettere in conto che a volte puoi toppare, basta che alla fine i conti tornino a bilancio.”