COBOLLI GIGLI, Scelte intelligenti di Commisso
L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha parlato così a pochi giorni dalla sfida tra Juventus e Fiorentina: "Ieri è stata una piacevole serata per la Juventus, si è visto un bel gioco da centrocampo in avanti. Anche se negli ultimi minuti sono venuti fuori i difetti endemici della squadra, che ha una difesa che molla e Allegri l'ha rilevato subito. Il vostro allenatore (Italiano, ndr), queste cose le sa benissimo: con la Juventus non bisogna mai mollare e i gol si possono fare anche al 96' di una partita. Questo è un problema che ha attualmente la Juventus. Anche se i giocatori saranno rinfrancati dopo i giorni di ritiro, che evidentemente è servito alla squadra perché non si conoscevano abbastanza".
L'impatto di Allegri?
"Secondo me la scelta sbagliata fu quella di fare fuori Allegri e sostituirlo con Sarri. Sarei andato avanti con lui che era arrivato in finale in Champions. Il presidente Agnelli poi ci ha spiegato che tutto è stato fermato dal Covid ma non mi torna tanto, perché le altre non l'hanno avuto? Comunque tornando ad Allegri sono convinto che lavorerà sulla testa dei giocatori e troverà la formazione tipo. La parte più debole resta il centrocampo".
La Superlega?
"Alle 23.30 ho avuto la notizia data dal presidente Agnelli che probabilmente aveva coinvolto anche il CdA. Sono rimasto sorpreso. La UEFA trattiene troppi soldi, questo sì, ma non credo che esistano partite inutili in Serie A: l'hanno dimostrato Empoli, Hellas e Sassuolo. Tutte le squadre devono partecipare agli auspicabili maggiori ricavi, io non l'ho capito il progetto Superlega. La Juventus ha avuto bisogno di 700 milioni di aumento di capitale, quindi vuol dire che qualcosa non funziona nella macchina".
Un parere su Rocco Commisso?
"A me piace molto perché mi sembra una persona coraggiosa, cresciuta negli USA ma con il cuore italiano. Vuole fare cose importanti a Firenze, in parte ci è riuscito con il centro sportivo, in parte ci vuole riuscire ma si trova di fronte le difficoltà che si sono trovati i Della Valle. Ma ha avuto coraggio anche nello scegliere gli allenatori, prendere Italiano è stato giusto: ha solide capacità tecniche e un'ottima predisposizione a fare l'allenatore. Ha dato dei segni di risveglio".
La questione Vlahovic?
"Il fatto che il presidente abbia preso atto del suo addio mi è sembrato un gesto intelligente. Vlahovic potrebbe contribuire a mettere la Fiorentina in una buona posizione di classifica per poi andarsene, mi sembra che il presidente ragioni nella maniera corretta. L'obiettivo ora è portarsi a casa dei quattrini da reinvestire".