CASTELLACCI, Prudenza eccessiva su date sedute
L’ex responsabile sanitario della Nazionale di calcio italiana Enrico Castellacci (presidente dell’Associazione Medici del calcio italiano) ha commentato il futuro del pallone nel nostro Paese: “Da un punto di vista generale non posso pensare che un atleta professionista non possa allenarsi più: non posso concepire che un calciatore stia 4-5 mesi fermo. Il fatto che il campionato riprenda o meno è un altro tema, lo deva decidere il Governo. La ripresa della Serie A va messa sotto la lente di ingrandimento del pessimismo. Un nuovo focolaio potrebbe rimettere in ginocchio il nostro Paese più di quanto lo sia ora.
È difficile uniformare le decisioni in Europa, l’Italia andrà per conto suo. È difficile però pensare che se anche non si giocherà i calciatori non si possano allenare: tutto ciò porterebbe a un default fisico e psicologico. I giocatori devono per forza tornare ad allenarsi. Le due date differenziate per gli allenamenti degli atleti (4 e 18 maggio, ndr)? La prudenza del Governo è stata eccessiva: non capisco come non ci si possa allenare in campi da calcio frazionati, o in orari diversi”.