CASAMONTI, Sullo stadio: "Il nostro progetto? Vi spiego"
L'architetto Marco Casamonti, il cui studio "Archea" ha progettato il futuro centro sportivo della Fiorentina "Viola Park", si è così espresso sul tema del restyling del Franchi: "Il progetto che noi avevamo fatto prevedeva la demolizione delle due curve, la conservazione della torre di Maratona, della tribuna, delle scale elicoidali e della tribuna autorità. Le curve si avvicinavano al campo. La soprintendenza ha ritenuto che le curve non si potessero in alcun modo demolire, quindi il progetto, che piaceva alla Fiorentina e al presidente, non è andato avanti. Era un progetto che prevedeva la possibilità di giocare all'interno dello stadio senza allontanarsi se non per qualche partita, perché prima si lavorava sulla curva Ferrovia, demolendola e ricostruendola, dopodiché si lavorava sulla Fiesole allo stesso modo. Quindi si sarebbe potuto sempre giocare le partite all'interno del Franchi con una diminuzione della capacità in quanto senza una curva, poi c'era un periodo in cui si dovevano montetare le travi di copertura che sarebbe iniziato a giugno/luglio della stagione successiva al rifacimento delle curve, fino a ottobre. Quindi si sarebbe saltato qualche partita ma si sarebbe giocato sempre con continuità al Franchi".
Il vostro progetto in quanto tempo si sarebbe concretizzato?
"Ora sono cambiate le strategie e gli obiettivi, ma penso sia possibile comunque organizzare i lavori affinché non si giochi lontano dal Franchi. Noi abbiamo fatto lo stadio di Udine e come sapete l'Udinese non ha mai giocato fuori dal suo impanto, eppure abbiamo lavorato sia sulle due curve che tutta la maratona. Credo che una soluzione del genere, cioè ristrutturare a fasi, si possa riproporre anche per il Franchi".
C'è un problema di burocrazia in Italia?
"Sì, anche perché abbiamo un patrimonio storico importante. Noi a differenza della soprintendenza sostenevamo che l'integrità architettonica del monumento non si sarebbe alterata demolendo le cuffie. In Italia la burocrazia ha procedimenti molto lunghi, ma questo è indipendente sia che l'iniziativa sia pubblica che privata e dobbiamo accettare il nostro Paese come è".
Che impianto è il Viola Park?
"Credo che essere la prima squadra d'Europa a unire generi e generazioni sia un fatto straordinario e bellissimo, così come bellissimo è il contesto. Sarà un orgoglio per tutta la tifoseria viola avere una grande casa dove tutti possono essere accolti e stare assieme".