MERCATO FRA BIZZE, TENEREZZA E CERTEZZE
I calciatori sono veramente strani e le situazioni ad essi legate ci fanno spesso arrabbiare anche se dobbiamo inevitabilmente cercare di riderci sopra.
Siamo nel periodo del mercato di riparazione e la Fiorentina ha la necessità impellente di sfoltire la rosa che attualmente è un “rosone”. Già all’inizio del campionato Montella aveva a disposizione oltre due squadre di giocatori e, a tutt’oggi, niente è cambiato anzi gli uomini sono aumentati e i nostri direttori avranno un bel lavoro da fare per cedere gli esuberi. Per alcuni sarà una vera e propria impresa collocarli, vedi Iakovenko, El Hamdauoi e Lazzari mentre qualcuno fa le bizze.
Il caso in questione è quello di Ilicic che, ai margini ormai del gruppo e dei cuori della tifoseria, rifiuta per ora il trasferimento a Bologna perché si sente declassato dalla serie B. Per quello che ha fatto vedere a Firenze, la collocazione potrebbe essere giusta ma il suo ego glielo impedisce. L’offerta di Corvino è allettante e speriamo che riesca a metter in campo tutto il suo carisma per convincere il calciatore a lasciare la Fiorentina. Gliene saremmo eternamente grati.
Chi invece ha gravi problemi d’identità è il solito Mario Gomez. Si è aperta la discussione, fra i tifosi e gli addetti ai lavori, sulla possibilità di una sua cessione che alcuni invocano addirittura per gennaio. Non sappiamo cosa lui pensi di questa storia ma siamo convinti che la sua esperienza in viola abbia poche chance di andare avanti visto che, anche l’allenatore, pare abbia finito la pazienza. Dei 25.000 che lo hanno osannato due estati fa, non sappiamo quanti siano rimasti suoi estimatori. Mai avremmo pensato che ci saremmo trovati con questo dilemma. Un campione del suo calibro con le difficoltà di un principiante ci fa in fondo tenerezza, ma non è il sentimento che vorremmo legare ad un calciatore.
E’ arrivato intanto Diamanti che crediamo sia colui al quale è legata l’ultima opportunità di Marione di far vedere qualcosa di buono. Tutti ci aspettiamo che con lui al fianco possa ritrovare la via del gol e la sicurezza che gli manca. Sarà comunque l’ultima chiamata.
Chi invece era dato per partente sicuro e che ha rimesso tutto in discussione è Manuel Pasqual. Apprezziamo tutto di lui, soprattutto la sua serietà e attaccamento alla maglia, la sua dedizione al lavoro che gli ha consentito di ripresentarsi vincente domenica scorsa contro il Palermo. In una squadra con poca identità, come spesso viene rimproverato alla Viola, il nostro capitano, il veterano, un italiano, merita di rimanere con noi.
La Signora in viola