PIOLI RICHIAMA LA SOCIETA’ E LANCIA L’ALLARME.VUOLE GIOCATORI IN TUTTI I REPARTI E NON SOLO I TRE PROMESSI DA CORVINO. IL PROBLEMA DEL VICE-BADELJ. PASALIC, PJACA E LA STORIA INFINITA. RINVIATA LA PRESENTAZIONE ASPETTANDO I NUOVI
S’era capito che il Pioli 2 non sarebbe stato uguale al Pioli 1 e la conferma è arrivata puntuale ieri alla prima conferenza stampa della nuova stagione.
Subito un allarme per Corvino, mancano giocatori in tutti i reparti.
Subito un avviso ai Della Valle, Dobbiamo fare qualcosa di più tutti, a cominciare dalla società.
Subito un richiamo alla realtà: Siamo incompleti, mi auguro arrivino giocatori nuovi.
Chiaro? No, chiarissimo.
E’ un Pioli diverso, sempre con la consueta signorilità, ma ha deciso che è arrivato il momento di dirle forte e chiaro. E non chiede nulla di strano. Discorso legittimo e condivisibile.
In sostanza chiede di sapere cosa si vuole fare di questa squadra, se davvero si vuole provare a migliorarla con giocatori più forti, se ci sono le risorse per farlo. E non gli bastano più le rassicurazioni che ha avuto in privato non più tardi di una decina di giorni fa, ha deciso di far sapere a tutti il suo pensiero.
E’ una scossa? Forse. Se è così, ci voleva.
Di sicuro è un passo importante, finisce l’era di un allenatore aziendalista fino al midollo che l’anno scorso ha accettato di tutto e di più e inizia la fase della realtà e della consapevolezza. Perché Pioli ha capito (e non ci voleva molto) che se quest’anno non dovessero arrivare i risultati sperati o pretesi, il primo a finire sulla graticola sarà lui.
Ha fatto bene a tirare in ballo una società assente da troppi mesi sia con la proprietà che negli elementi più rappresentativi. Una società che da troppo tempo si nasconde dietro a ritorni mai avvenuti, a dichiarazioni annunciate e mai fatte, a programmi fumosi e manifestazioni di intenti del tipo abbiamo progetti ambiziosi, vogliamo puntare in alto. Quali progetti? In alto dove? I Della Valle vogliono fare qualcosa o aspettano soltanto il business dello stadio per rientrare?
Nessuno lo sa. Ma nel calcio le cose si capiscono in fretta e la strada è una sola: se hai idee importanti, se vuoi riportare la Fiorentina al livello che le compete (stabilmente attorno al sesto posto) devi comprare giocatori forti, di personalità e avere una rosa competitiva di almeno sedici giocatori.
Tutto questo oggi la Fiorentina non è, è iniziata da dieci giorni un’altra stagione con un altro ritiro pieno di giovani che presto se ne andranno, giocatori in esubero che l’allenatore non vuole, con una rosa di titolari ultra-ristretta, con ruoli importanti ancora scoperti come quello di Badelj al quale ha fatto riferimento proprio Pioli dicendo chiaramente: Voglio uno che sappia giocare al calcio e completo. Uno così costa e allora torno a Badelj: offrirgli il rinnovo a 1,3 milioni più bonus è stato un clamoroso errore. Ma ormai è andata. La strada del mercato è costellata di errori grandi e piccoli, tanto che l’Atalanta ( per dirne una) già forte di suo, ieri si è permessa il lusso di comprare anche Zapata (26 milioni).
E la Fiorentina?
Insegue Pasalic, aspetta Pjaca. Corvino è sicuro di averli già presi, lo dice ai quattro venti e se è così siamo tutti felici. Ma quando? Ma come? Ma perché?
E’ possibile che una società forte come la Fiorentina si faccia condizionare dalle promesse di un procuratore chiamato Naletilic? Le operazioni vanno chiuse prima di sbandierarle, queste ormai sono diventate un tormentone, è un mese che Corvino parla di questi due giocatori già presi, per carità, sono bravi, mi piacciono, ma sono sotto contratto con altre società non qualsiasi come Chelsea (Pasalic) e Juventus (Pjaca). Detto questo, voglio dare per scontato anch’io che arriveranno, ma Pioli l’ha detto chiaro e tondo come lo disse a San Siro nell’ultima di campionato: comunque ne vuole altri, vuole una rosa più competitiva.
I Della Valle la faranno una Fiorentina così? Corvino ha il budget e la forza per portare a Firenze giocatori importanti?
Siamo in fiduciosa attesa e mi consolo perchè le cose dette ieri da Pioli le sto scrivendo da un mese e cosa vuol dire: che sono cose di calcio. Che si vuol bene alla Fiorentina.
Del resto che le difficoltà siano evidenti lo si capisce da tante cose. Basterebbe guardare i tabellini degli acquisti e delle cessioni pubblicati tutti i giorni o la formazione mandata in campo ieri da Pioli. La conferma è arrivata dalla decisione di spostare la presentazione della squadra a Moena per non ripetere la beffa dell’anno scorso. Non si farà sabato, ma nella settimana dopo sperando che Corvino oltre a un portiere di belle speranze (Lafont) e un terzino dello Zilina (Hancko) porti almeno Pasalic e qualche altro. E magari possa annunciare la firma di Pjaca…