IL MANAGER, L'UOMO, IL CENTRO (E AL CENTRO) DI OGNI COSA: BARONE E LA FIORENTINA, UN LEGAME CHE NON FINIRÀ MAI. IL DOLORE, I RICORDI E IL PATTO DI PROVARE A VINCERE PER JOE. COMMISSO ANCORA PIÙ VICINO AL CLUB, FUTURO ALL'INSEGNA DELLA CONTINUITÀ

24.03.2024 11:50 di  Luca Cilli  Twitter:    vedi letture
IL MANAGER, L'UOMO, IL CENTRO (E AL CENTRO) DI OGNI COSA: BARONE E LA FIORENTINA, UN LEGAME CHE NON FINIRÀ MAI. IL DOLORE, I RICORDI E IL PATTO DI PROVARE A VINCERE PER JOE. COMMISSO ANCORA PIÙ VICINO AL CLUB, FUTURO ALL'INSEGNA DELLA CONTINUITÀ

I ricordi, le lacrime, il dolore. Il senso di sconforto e quel sentirsi un po' più soli. Le parole, i pensieri e i ricordi del presidente Rocco Commisso, dei calciatori, dei dirigenti e di tutti coloro i quali rappresentano l’anima della Fiorentina a raccontare chi è stato – e cosa è stato – per tanti Joe Barone. Un secondo padre per alcuni, un fratello maggiore per altri. Al centro di tutto volutamente e per vocazione, e non solo per il ruolo che gli era stato assegnato dal presidente della Fiorentina con cui negli anni ha condiviso tutto. Perché sin dal primo istante in cui si è preso cura degli interessi del club lo ha fatto in prima persona, assumendosi qualsiasi responsabilità. Prendendo decisioni talvolta anche impopolari, agendo senza compromessi, scontrandosi con tutto e tutti pur di raggiungere il traguardo necessario per la crescita della società a cui ha dedicato tutto se stesso. Prima del manager però l’uomo, che ascoltava e consigliava. Stimolava, lavorava e sognava in grande insieme ai suoi ragazzi con il desiderio di riportare la Fiorentina alla vittoria. Quel successo che voleva regalare alla città, ai tifosi, al presidente Commisso. E che adesso tutti – nessuno escluso – intendono dedicare a lui. Da capitano e persona eccezionale qual è Cristiano Biraghi nel suo post è riuscito a racchiudere il senso di ogni cosa. Di quello che è stato e di quello che sarà. Il presente senza Joe Barone lascia un profondo senso di vuoto e di sconforto, ma anche quella forza che trasmetteva in qualsiasi momento e in ogni attività che dev’essere da esempio al gruppo. Sempre protetto e difeso pubblicamente nei momenti più delicati e difficili, per lui una seconda famiglia. La grande famiglia della Fiorentina, vissuta in prima linea come tale. Da dirigente Barone non conosceva sfumature: o bianco o nero. Dentro o fuori. Agire, sempre e comunque e in qualsiasi istante. Che significa talvolta sbagliare ma anche muoversi per dare sostanza e concretezza alle idee e ai progetti. Il meraviglioso centro sportivo su cui la Fiorentina avrà l’opportunità di sviluppare i propri sogni è sorto per volontà del presidente Commisso e per la straordinaria determinazione di Barone. Il Viola Park, fondamentale per lo sviluppo e la crescita del club sotto tanti punti di vista, sarà sempre lì a ricordare il suo impegno e l’amore sincero per una squadra amata, vissuta e sostenuta dal primo all’ultimo secondo.

Futuro Nel momento più triste e doloroso il presidente Commisso ha tracciato la strada da seguire. Dando fiducia, come ha sempre fatto, ai dirigenti che in tutti questi anni hanno accompagnato il suo percorso e che sono stati a stretto contatto con Joe Barone. Una decisione tempestiva, chiara, lineare e assolutamente condivisibile visto il momento. Toccherà a Daniele Pradè insieme al direttore sportivo Burdisso curare l’area sportiva, mentre Ferrari si occuperà di quella aziendale. Il presidente ci sarà sempre, come prima e più di prima. Sarà sostenuto dai suoi calciatori, dai suoi manager, dalla sua famiglia. Ma soprattutto da quel popolo viola che si è stretto intorno a lui e alla famiglia Barone per provare a rendere meno lacerante un dolore che ha sconvolto Firenze e la Fiorentina in maniera improvvisa. Come avrebbe voluto Joe, uomo del fare e del costruire, bisogna però ripartire. Italiano e i suoi calciatori lo hanno fatto tenendosi per mano, in cerchio, pensando ai tanti attimi vissuti insieme e impegnandosi per raggiungere ciò per cui Barone ha dedicato tutto il suo tempo: rendere grande la Fiorentina. Ora, senza lui, un po' più sola ma estremamente unita per affrontare ciò che verrà.

A tutta la famiglia Barone, ai suoi cari, al club e ai tifosi un abbraccio immenso e  vicinanza in questo momento di profondo dolore.