I DIRITTI TV UNA BOCCATA D'OSSIGENO PER LA FIORENTINA MA SERVE UN LAVORO PROGRAMMATO. CAMPIONATO: UNA VITTORIA NON FA PRIMAVERA. CON LA JUVE UNA PARTITA A SÉ: SARÀ UNA SFIDA TRA IL PASSATO E IL PRESENTE

07.02.2018 00:00 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
I DIRITTI TV UNA BOCCATA D'OSSIGENO PER LA FIORENTINA MA SERVE UN LAVORO PROGRAMMATO. CAMPIONATO: UNA VITTORIA NON FA PRIMAVERA. CON LA JUVE UNA PARTITA A SÉ: SARÀ UNA SFIDA TRA IL PASSATO E IL PRESENTE

Il calcio italiano è arrivato a una svolta, almeno dal punto di vista dei diritti tv. Due giorni fa la Lega ha infatti accettato l'offerta di Mediapro, gruppo spagnolo, per il trienni 2018-2021, pre una cifra superiore al miliardo di euro e molte società del nostro campionato trarranno molti benefici da tutto questo, visto che il valore sella Serie A è aumentato considerevolmente rispetto a tre anni fa. Parlando della Fiorentina, il club viola prenderà ben 18 milioni in più a stagione, passando da 49,3 a 67,4 e anche per questo motivo sarà più facile fare investimenti, anche se come abbiamo visto nel corso delle ultime finestre di mercato i soldi non servono a molto se non ci sono le idee e un programma ben studiato. Giusto per intenderci però, con la nuova ripartizione dei diritti televisivi la società di viale Manfredo Fanti riuscirà in pratica a pagare gran parte del monte ingaggi soltanto con i milioni provenienti da Mediapro e andando ad analizzare le parole pronunciate da Corvino in conferenza stampa la scorsa settimana ci accorgiamo anche che il fatturato del club salirà fino a superare, seppur di poco, i 100 milioni di euro. Una vera e propria boccata d'ossigeno dunque per la Fiorentina e per chi si dovrà occupare di mercato, ma la dirigenza non potrà sbagliare, visto che conterà molto anche il piazzamento e i risultati che la squadra riuscirà a ottenere nei prossimi anni. 

Intanto, rispetto a sette giorni fa, in casa viola è tornato il sorriso. La vittoria contro il Bologna ha rialzato il morale della squadra in vista della partita più sentita dell'anno ma Chiesa e compagni sono ancora ben lontani dai giorni migliori, quando la squadra riusciva a giocare bene e a vincere meritando per l'intera gara. Bene i tre punti ma la prestazione non è stata del tutto convincente e contro la Juventus ci vorrà qualcosa in più, soprattutto per quel che riguarda il reparto avanzato. I bianconeri hanno subito un solo gol nelle ultime quindici gare giocate e proprio per questo Pioli dovrà inventarsi qualcosa di diverso se vorrà avere speranze di centrale il secondo successo consecutivo, quello che riporterebbe davvero il sereno in casa gigliata. A Bologna, come vi abbiamo raccontato per filo e per segno su FirenzeViola.it, sono tornati a farsi vedere i fratelli Della Valle e Andrea potrebbe fare capolino a Firenze anche nei prossimi giorni, per caricare e motivare i giocatori in vista della partita contro la Vecchia Signora.

Ci sarà anche una sfida nella gara di venerdì sera, quella tra il passato e il presente, tra la speranza perduta e quella che fa ancora sognare: quella tra Federico Bernardeschi e Federico Chiesa. L'accoglienza per l'ex numero 10 non sarà delle migliori visto il "tradimento" dell'estate scorsa ma Allegri non ci penserà assolutamente e alla luce anche delle tante assenze nel suo reparto avanzato lo manderà in campo dal primo minuto. Il giocatore non è stato impiegato moltissimo in questo campionato ma quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente, segnando tre gol e fornendo cinque assist, e proprio per questo la Fiorentina dovrà stare molto attenta per non regalare un grosso dispiacere al proprio pubblico. Dall'altra parte ci sarà però Chiesa che l'anno scorso disputò una delle sue migliori partite proprio al Franchi contro la Juventus. All'andata il suo esordio in Serie A, al ritorno un gol sognato e sfiorato ma poi giustamente attribuito a Badelj. Fra tre giorni il figlio d'arte ci riproverà e tenterà di entrare definitivamente nel cuore del popolo gigliato, che merita una grande soddisfazione in una stagione finora molto amara.