FRANCHI VIOLA: LA CARICA DEI 30MILA. SE LA FIESOLE VA ESAURITA, FERROVIA APERTA. AQUILANI E AMBROSINI GUERRIERI: RECUPERANO A TEMPO DI RECORD
Addio luci, questa Fiorentina gioca ormai quasi sempre di notte. Questioni di impegni e di ordine di importanza. Si accendono i riflettori, significa che la partita conta e parecchio. Firenze allarga le braccia e accoglie i viola in una morsa materna, di amore e riconoscenza. Montella e i suoi nell'agosto 2012 hanno cominciato un percorso, che adesso potrebbe e dovrebbe cominciare a regalare i primi frutti. La gente sente il momento, capisce che adesso si fa sul serio. Conta solo vincere.
Guerini, anima viola, ha fatto un appello nel giorno della presentazione di Diakitè: "Venite tutti al Franchi", ha detto il club manager.
I tifosi stanno rispondendo bene: Tribuna e Parterre esauriti. In Maratona sono rimasti pochi biglietti, mentre in Fiesole ci sono ancora molti tagliandi disponibili. Ma nelle ultime ore potrebbero essere bruciati e se finissero, sarebbe pronto il piano B: verrà aperta la Curva Ferrovia, inizialmente chiusa. Molti decideranno all'ultimo istante, se andare al Franchi o restarsene a casa davanti alla tv. Dipenderà anche dalle condizioni meteo, ma conoscendo i fiorentini la società viola si aspetta un'affluenza da serate di gala. La carica dei 30mila o forse anche di più.
Firenze non finisce mai di stupire.
Montella ha l'infermeria trafficata e Borja squalificato, oltre a Pepito e Gomez fuori da tanto tempo. Ma c'è un'indiscrezione positiva: Ambrosini e Aquilani, che fino a due giorni fa venivano dati ai box per la semifinale di Coppa Italia, hanno recuperato miracolosamente, anche per merito del lavoro dello staff sanitario della Fiorentina. Non sono certamente in condizioni ideali, ma domani sera potrebbero davvero essere a disposizione di Montella. Due guerrieri che odiano stare fuori.
Un bel regalo per l'allenatore viola: l'Udinese ha già dimostrato all'andata, e non solo, di essere una sorta di bestia nera per la Fiorentina. Guidolin ha imparato alla perfezione i pochi punti deboli dei viola e li colpisce inesorabilmente. Il tecnico dei friulani è abilissimo nel giocare addosso all'avversario, il suo contropiede è efficace e chirurgico, ha uomini come Muriel che sanno come spaccare in due una squadra.
Per la Fiorentina sarà dura, una sfida delicatissima anche se basterà l'1-0 per guadagnare la finale dell'Olimpico.
Il presidente Della Valle sente l'appuntamento, vuole la Coppa Italia ad ogni costo, ne ha tutte le ragioni. Lui e il fratello Diego dal 2002 ad oggi hanno investito circa 220-230 milioni nell'avventura viola: hanno tagliato traguardi significativi, ma mai una finale. Due volte ci sono andati vicini: nel maggio 2008 in Coppa Uefa - ebbero la meglio in semifinale i Rangers - e nel 2010 quando l'Inter del Triplete fece fuori la Fiorentina in Coppa Italia.
Ecco perché la finale sarebbe il dono più più bello per Diego e Andrea Della Valle. Il più importante, invece, sarebbe portare a casa quel trofeo...
Mario Tenerani