FRANCHI, CON I LAVORI LA FIORENTINA PERDERÀ I RICAVI DAI CONCERTI ESTIVI
Nel conto della serva che elenca le perdite che la Fiorentina subirebbe se a inizio 2024 partissero i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi, vanno segnati anche i mancati introiti dal subaffitto dello stadio per eventi extrasportivi, in particolare i concerti estivi.
Una convenzione del 2003, sottoscritta tra il Comune di Firenze (proprietario dell'impianto) e Florentia Viola (Della Valle), stabilì i termini dell'accordo.
Il disciplinare d'uso, ancora oggi in vigore, prevede la possibilità di utilizzare il Franchi per eventi extrasportivi da parte del concessionario (Fiorentina) e di “ulteriori soggetti terzi, imprenditori dotati della necessaria capacità organizzativa, gestionale e finanziaria”.
A Palazzo Vecchio spetta un corrispettivo pari al 2,5% più IVA sull'incasso derivante dalla vendita dei biglietti (al netto SIAE), oppure 5.000 euro se l'evento prevede l'accesso esclusivamente con invito personale.
Un provvedimento del Comune dello scorso settembre determina in 98.266,12 € la somma che il club viola deve versare al Comune di Firenze. La scorsa estate, infatti, al Franchi si sono tenuti i concerti di Tiziano Ferro (21 giugno) e dei Pinguini Tattici Nucleari (15 luglio), che hanno incassato circa 3,2 milioni (una nota della ACF Fiorentina, col prospetto relativo ai biglietti venduti per i due appuntamenti, indica il relativo incasso:1.612.000 € per Ferro e 1.609.000 per i Pinguini) .
Questi centomila euro scarsi non sono soldi della Fiorentina, ma una parte della somma che le società che hanno organizzato i concerti hanno versato al club gigliato.
Stando a fonti qualificate i soggetti che hanno gestito i concerti di Tiziano Ferro e dei Pinguinti Tattici Nucleari hanno versato a Fiorentina il 4,7% dei ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti (al netto dei diritti SIAE), al club viola è rimasto il 2,2% (circa 86.000 euro), mentre il 2,5% è andato a Palazzo Vecchio.
Quindi, come per il Comune, la Fiorentina ricava risorse stabilendo il diritto a una percentuale sulla vendita dei titoli di accesso con le società che organizzano gli eventi.
Ma c'è di più. La convenzione per gli eventi extrasportivi del 2003 consente alla Fiorentina di “organizzare direttamente il servizio di bar-ristoro”, “senza alcun corrispettivo all'Amministrazione Comunale" Le decine di migliaia di spettatori che hanno gremito il Franchi nei due concerti estivi, viste le disposizioni in materia di sicurezza (divieto di far entrare all'interno dell'impianto bottiglie con chiusura ermetica, con bevande congelate, o in borracce termiche), di sicuro si saranno approvvigionate nei bar allestiti allo stadio per ristorarsi dalla calura. Al netto dei costi del personale addetto alla somministrazione, per i concerti anche la voce “food&beverage” rappresenta per ACF un ulteriore ricavo (pure fosse affidato a terzi).
Con la partenza dei lavori di ristrutturazione del Franchi, verosimilmente, per tre estati si dovrà dire addio ai concerti allo stadio (2024-2026). In città non mancano gli spazi alternativi (le Cascine col Firenze Rocks alla Visarno Arena sono un esempio). Mancheranno invece i ricavi per la società viola. Spiccioli, in confronto a quanto garantisce tra biglietti e abbonamenti una partita della Prima squadra, ma “tutto fa”, disse quello che la faceva in Arno...