FIORENTINA, UN ALTRO ACQUISTO PER DIMENTICARE VIENNA. A CENTROCAMPO ENTRA VRANCKX, IN USCITA AMRABAT E FORSE DUNCAN. DALLA MEDIANA AL MOMENTO LE INDICAZIONI MIGLIORI. LE SCELTE DI ITALIANO: FRA NUOVE E VECCHIE GERARCHIE
Per dimenticare la sconfitta di Vienna contro il Rapid nell’andata dei playoff di Conference League la Fiorentina si regala Aster Vranckx, centrocampista per cui il club ha deciso di investire 7 milioni per acquistarlo a titolo definitivo dal Wolfsburg. Al Milan, nella passata stagione, è stato una comparsa: appena 9 presenze e troppi pochi minuti per poter essere giudicato. Il suo arrivo presuppone delle uscite in una zona di campo dove inizia ad esserci troppa abbondanza e di conseguenza più di qualche giocatore in esubero. Amrabat è da tempo sulla lista dei partenti e attende solamente il momento opportuno per trasferirsi al Manchester United, da sempre la sua prima scelta. Potrebbe salutare anche Duncan su cui c’è l’interesse concreto del Genoa. Al di là dei movimenti in uscita, se c’è un reparto che più di altri almeno per il momento sembra dare le maggiori garanzie rispetto agli altri è proprio il centrocampo. Dove fino ad ora Arthur è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista, tanto da rubare l’occhio per geometrie e personalità. Una piacevole riscoperta il brasiliano, che ad oggi sta fugando i dubbi leciti che c’erano sul suo conto. Nelle ultime due stagioni ha giocato pochissimo, e con il Liverpool ha di fatto perso un anno. Con la Fiorentina di Vincenzo Italiano sembra aver ritrovato il gusto di giocare a calcio, un certo tipo di calcio che si sposa bene con quelle che sono le sue qualità. Se dovesse riuscire a continuare di questo passo, una delle tante scommesse fatte in estate dalla Fiorentina potrà dirsi vinta.
C’è invece ancora da fare per rinforzare adeguatamente la difesa, un problema che la squadra si trascina dallo scorso campionato e che in questa sessione di mercato dev’essere risolto per poter compiere uno step in avanti. La partita persa contro il Rapid Vienna (nessun dramma, si può ribaltare al Franchi) ha evidenziato nuovamente, semmai ce ne fosse bisogno, l’esigenza di poter contare su un centrale difensivo di caratura ed esperienza. In porta Vincenzo Italiano va avanti per la sua strada: il titolare era e resta Pietro Terracciano. Nessuna modifica delle gerarchie nel ruolo nonostante l’acquisto dall’Herta Berlino di Oliver Christensen. Una scelta decisa quella dell’allenatore, probabilmente per rinnovare la fiducia al suo primo portiere che però anche a Vienna ha mostrato quelle incertezze già intraviste in altre occasioni. In avanti è condivisibile la visione di Italiano. Lucas Beltran sia nella trasferta vinta in casa del Genoa che in quella persa in Austria è entrato bene in partita. Si intravedono colpi e movimenti interessanti, ma l’idea è quella di farlo ambientare con calma. Senza mettere al giocatore troppa fretta o pressioni eccessive, alcune derivanti anche dai 25 milioni e mezzo investiti per acquistarlo e soffiarlo alla concorrenza. La titolarità per il ruolo di prima punta dunque è di Nzola, l’attaccante che Italiano conosce bene e che ha voluto fortemente. Saprà dimostrarsi all’altezza del compito anche in un grande club come quello in cui è arrivato dopo essere partito dal basso.
E chissà che non possa essere protagonista già a partire dalla sfida con il Lecce, la prima al Franchi utile per iniziare bene il percorso in casa e dimenticare in fretta la sconfitta nel playoff con il Rapid Vienna. Chiaramente è soltanto la seconda giornata di un campionato lungo ed impegnativo, ma se la Fiorentina dovesse centrare altri 3 punti dopo l’exploit con il Genoa all’esordio non sarebbe male. 6 punti in 180 minuti sono sempre tanta roba ed una bella iniezione di fiducia.