DIECI RICHIESTE AL 2015: IL MERCATO, IL FUTURO DELLA DIRIGENZA, I CASI SPINOSI E NON SOLO

30.12.2014 00:00 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
DIECI RICHIESTE AL 2015: IL MERCATO, IL FUTURO DELLA DIRIGENZA, I CASI SPINOSI E NON SOLO
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© foto di Andrea Staccioli/Insidefoto

Se il 2014 dovesse riassumersi con una sola parola, questa sarebbe sfortuna. Ed il colore viola. No, le scaramanzie di Massimo Cellino non c'entrano. E' che quello che sta per andare agli archivi è stato un anno disgraziato per la Fiorentina. I due migliori attaccanti, leggasi Giuseppe Rossi e Mario Gomez, infortunati. Un mercato tra sfortuna e qualche errore di troppo. Un gioco champagne a tratti smarrito ed una finale di Coppa Italia persa. Caro 2014, arrivederci e pochi grazie. Sicché, pare cosa buona e giusta, far delle richieste all'anno che verrà. Dieci, sia mai che tra queste non decida di pescarne alcune buone, penserà il tifoso viola davanti allo schermo.

Un anno più fortunato e meno infortunato
Sì, la prima è facile. Basta con i crack lunghi, che la Dea Bendata accarezzi Giuseppe Rossi e lo restituisca dorato alla Fiorentina. Certo, dopo due operazioni ed un altro stop, mica facile, mica semplice. Ed una richiesta anche alla Fiorentina: amministri meglio, nella comunicazione e soprattutto nella gestione, i giocatori in via di recupero. Anche se in questo la Sorte, maiuscola, gioca un ruolo decisivo. E con Gomez, con gli altri ancora, l'ha fatto nel modo peggiore.

Mario Gomez
Ecco, caro 2015. Firenze tutta spera che il 2015 restituisca alla Fiorentina, ma pure al calcio internazionale, Mario Gomez. Che da panzer è diventato Pancev. Quelle decine di migliaia al Franchi attendevano a gloria il novello Batistuta, per ora c'è solo l'ombra di un Latorre. Ecco, caro 2015. Che sia l'anno della rinascita, per il Mario di Germania.

Il futuro di Neto
La Fiorentina ha dato tanto a Neto, pare che voglia ripagare il tutto con un addio a parametro zero. Così i viola hanno deciso di metterlo subito sul mercato, o così faranno a breve. VUole una grande squadra, che il 2015 l'accontenti. Così sarà un caso risolto, mal gestito dalla Fiorentina che prima di adesso doveva rinnovargli il contratto, perché se in lui aveva fiducia, allora doveva prolungarlo quando la scadenza era ben lontana. C'è poco da augurarsi, ma solo da aspettare.

Stop ai colpi esotici
Già. Badelj, Octavio, prima Iakovenko e gli altri. Costa troppo puntare su un Valdifiori di turno o far come la Juventus, che pesca i migliori giovani italiani? Questo, il secondo, forse sì. Però tra adattamento, ambientamento, lingua, nuovo calcio, la Fiorentina compra rinforzi buoni forse per l'anno dopo. Ed allora viva i Valdifiori, viva una Fiorentina un po' più italiana, a dispetto degli undici stranieri su undici visti spesso in questa stagione. Che, magari, sarebbe pure più affidabile.

Chiarezza sul futuro di Pradè e Macia
Da mesi lo ripetiamo, Della Valle e Cognigni non ascoltano. Che ne sarà dei due uomini mercato viola? Perché le voci si susseguono, sarebbe cosa buona e giusta mettere adesso, ora, un punto alle vicende. Che forza può avere un direttore sportivo coi giocatori in scadenza, se pure lui si libera a giugno e non c'è ancora chiarezza a riguardo? E perché la proprietà non si è eretta a difesa di Macia, quando suonavano sirene spagnole per il suo futuro? Repetita iuvant, magari il 2015 aiuterà la società a mettere un punto alla vicenda.

Un attaccante
Sì, questa è una richiesta al mercato che verrà. Un attaccante, Muriel sarebbe felicissimo di ritrovare almeno per sei mesi l'amico Cuadrado. Pradè e Macia sono al lavoro, ma pure con lo stop di Bernardeschi servirebbe subito, adesso.

Il caso Josip Ilicic
In questo caso, Firenze si augura due cose: o che i piedi diano il là ad un nuovo Ilicic, o che lo portino lontano dalla città. E' stato un investimento sbagliato, la richiesta al 2015 è che non ve ne siano di ulteriori e che, in un modo o nell'altro, la questione venga risolta. A gennaio.

Un'altra notte da sogno
Firenze ha vissuto uno dei suoi momenti più belli contro la Juventus. Da 0-2 a 4-2. Un'estasi, per una città che vive anche di piccole grandi gioie. Una simile, nel 2015, vorrebbe dire solo due cose: o nuova impresa coi bianconeri, o un trofeo.

Il primo titolo dei Della Valle
Già. Dopo lunghi anni, la bacheca è ancora vuota. E servono ben poche altre parole, per dire che, per una famiglia che con tanto impegno, pur con errori, ma certamente con passione, ha investito in Firenze e nel calcio italiano. Merita un trofeo, qualsiasi esso sia.

Gli altri rinnovi
Aquilani, Vargas, Babacar, Pasqual, Bernardeschi. Che la Fiorentina faccia subito chiarezza. Per sè, per non farsi strappare i talenti o eventualmente per monetizzare al meglio. Son già scoppiati casi, tra questi, dovrà essere un movimento a cascata quello che li spegnerà: la proprietà ribadisce fiducia alla dirigenza, questa ha più forza di trattativa e di progetto, i casi magari si ammorbidiscono. E si risolvono. Dopo un 2014 sfortunato, un po' per la sorte e pure per errori, c'è da aspettarsi un 2015 migliore.

 

Di Marco Conterio


Caporedattore
Tuttomercatoweb.com e del mensile Calcio 2000