DELLA VALLE-MORATTI, C'ERAVAMO TANTO AMATI

20.04.2012 00:00 di  Laura Bandinelli   vedi letture
Laura Bandinelli
Laura Bandinelli
© foto di Firenze Viola

C’eravamo tanto amati e pure frequentati. Sarebbe questo il titolo di un ipotetico film che vedrebbe protagonisti Della Valle e Massimo Moratti. La storia di due ex amici che non sono mai riusciti a ricucire un rapporto al punto da condizionarne le strategie delle loro rispettive società. Inter e Fiorentina, infatti, si ignorano e non fanno più affari di mercato insieme.

La separazione è avvenuta durante il periodo di Calciopoli ed è diventata divorzio quando sono state rese pubbliche tutte le intercettazioni che hanno riguardato e riguardano il Processo. Massimo Moratti si è sentito “tradito”, Della Valle, invece, accusato ingiustamente. Il tempo non ha aiutati anzi li ha allontanati. Si sono create due fazioni e i due, ovviamente, hanno scelto schieramenti diversi. Della Valle politicamente  è molto vicino alla dirigenza della Juve, il nemico numero uno del club interista e questo basta e avanza per rendere impossibile un riavvicinamento. Neppure il tavolo della pace è servito per convincerli a dimenticare il passato. Nella famosa riunione apparecchiata da Petrucci e Abete i due hanno usato toni civili ma appena usciti dalla stanza, hanno continuato a restare delle proprie idee.  E quando apre la campagna acquisti c’è sempre lo stesso problema: nessuno dei due può avvicinarsi alla merce dell’altro, perché sarebbe soltanto un grande imbarazzo. Corvino si è attenuto alle disposizioni e non ha forzato la mano, il signor sì Branca, ha sempre preferito guardare altrove. L’interesse per gente come Pazzini (viola non doriano), Toni, Gilardino, è immediatamente tramontato. Cambierà qualcosa con l’arrivo di un nuovo direttore sportivo? Se l’uomo scelto dalla proprietà viola sarà Lele Oriali la risposta è scontata, assolutamente no. L’Inter infatti l’ha scaricato in malo modo e lui giustamente ha sete di vendetta. Se arriverà lui, quindi, i tifosi avranno almeno la garanzia di non veder scappare nessuno ad Appiano Gentile. 

Laura Bandinelli

giornalista de La Stampa