CINQUE GIOCATORI DA BOCCIARE E VENDERE SUBITO, LA COPPA CONFERMA I LIMITI DI UNA ROSA COSTRUITA MALE. SAPONARA ORA È UN CASO. HAGI, UN TALENTO VERO. TENTATIVO DISPERATO PER TENERE BADELJ. STADIO: ECCO COSA VOGLIONO I DV

28.12.2017 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CINQUE GIOCATORI DA BOCCIARE E VENDERE SUBITO, LA COPPA CONFERMA I LIMITI DI UNA ROSA COSTRUITA MALE. SAPONARA ORA È UN CASO. HAGI, UN TALENTO VERO. TENTATIVO DISPERATO PER TENERE BADELJ. STADIO: ECCO COSA VOGLIONO I DV
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© foto di Federico De Luca

La coppa Italia poteva e doveva essere un obiettivo, purtroppo adesso resta ben poco in questa stagione di passaggio. La sconfitta con la Lazio ha meravigliato e fatto indispettire oltre misura quelli che non hanno ancora capito il livello della Fiorentina del nuovo corso. Guarda caso, i più cattivi nei voti e nei giudizi sono stati gli stessi che dopo Napoli e Cagliari hanno urlato e applaudito "una squadra da Europa League". Forse Pruzzo ha esagerato (troppi giocatori inguardabili), ma anche i trombettieri li ho visti parecchio indispettiti. Il mercato è nudo? Sono cadute le illusioni? Probabile, possibile. Non resta che prendere atto della realtà e... siete ancora in tempo. 

La Fiorentina, purtroppo, è una squadra complessivamente modesta e mi ripeto per l’ultima volta. Ha un giocatore sopra la media (Chiesa), qualche buon elemento (Badelj, Pezzella, Veretout dal quale aspetto la continuità, Astori se si riprende), altri incostanti (Benassi, Thereau), qualcuno affidabile (Laurini e Sportiello), altri da aspettare (Simeone). Oltre non riesco a vedere altro, se non una panchina poverissima e l’attesa per qualcuno o qualcosa che forse verranno o forse no. Attorno c’è poco o nulla. E’ per questo che critico la campagna acquisti, quando spendi 75 milioni e altri 25 li dovrai pagare per i riscatti a giugno, c’era da aspettarsi molto di più. 

Per fortuna alcuni errori sono stati riconosciuti, ad altri (spero) si cercherà di porre rimedio. Ho fatto questa premessa non per ripetere sempre le stesse cose, ma per inquadrare l’eliminazione dalla coppa Italia. Cosa è successo? 

Una cosa calcisticamente banale, al di là delle discutibili scelte di Pioli e delle prestazioni dei singoli. Quando la Fiorentina incontra squadre più forti, capaci di far girare la palla con velocità, quando si alza il tasso tecnico, tutti i limiti di molti giocatori viola vengono clamorosamente a nudo. La soluzione sarebbe alzare il muro, difendere dietro la palla come a Napoli (che per altro ha giocato quella gara a ritmi bassi), ma in coppa Italia dovevi provare anche a vincere e allora si spiega il primo tempo disastroso di Roma. La Lazio ha avuto 3-4 palle gol clamorose, ha sbagliato tanto, il primo tempo poteva essere una debacle assoluta. I cambi di Pioli sono serviti, ma soprattutto è stata la Lazio nella ripresa a giocare a ritmi più bassi, a controllare e così la Fiorentina è tornata più a suo agio, al suo livello, riuscendo per altro a tirare in porta una sola volta.

Morale: sono dispiaciuto, ma non meravigliato. Quando in rosa hai almeno cinque-sei giocatori che fanno fatica nel nostro campionato (Gaspar, Sanchez, Olivera, Cristoforo, Eysseric, Zekhnini, ma anche il generoso Biraghi o il fumoso Gil Dias) cosa si può pretendere? 

Quello che è successo nelle ultime settimane, che il gioco migliori, cresca l’autostima e si continui a fare progressi nei meccanismi, ma il livello sarà sempre questo. Magari per qualche partita Veretout sembrerà un gigante, in altre Simeone segnerà o Pezzella non farà passare nessuno, ma trattasi di situazioni. 

Roma ci ha confermato anche un’altra cosa: il turn over non si può fare. O meglio, certi giocatori devono esserci sempre. Parlo in particolare di Badelj, ma è diventato prezioso perfino Laurini sulla fascia destra. Contro la Lazio anche Pioli ci ha messo del suo. Ma come si fa a creare una catena di destra con Gaspar e Milenkovic quando sai che in quella zona sfonda Lulic e si infila spesso un tale Milinkovic Savic? Spazzati via. Anche nel 3-5-2 a destra sempre Laurini l posto di Gaspar che ora è evidentissimo, non sa difendere ma fatica anche ad attaccare. Leggero, fragile, inconsistente. Quattro milioni buttati, recuperateli subito a gennaio se trovate una squadra. Ma anche Cristoforo e Olivera ormai non sono più alternative. E se Sanchez ha mercato, cercate un altro centrocampista (Cataldi?) in grado di sostituire Badelj.

A Roma, però, è apparsa per la prima volta evidente anche la difficoltà di Saponara. Al netto dei mesi di assenza, del recupero lento e della condizione imperfetta, si è avuta la sensazione che l’ex  Empoli sia fuori da ogni contesto di gioco e non rappresenti un punto di riferimento. E’ un caso? Speriamo di no. La Fiorentina ha bisogno di qualità e di quel giocatore che per due stagioni ha incantato, Saponara non può essere quello che abbiamo visto fino ad oggi, speriamo che per lui il campionato cominci con il girone di ritorno. 

Ma sta diventando un caso anche Hagi. Ma è possibile con tutta la gente modesta che si vede in campo e in panchina, non si trovi modi di far giocare qualche minuto a un talento come questo? L’ho visto e l’ho seguito, vi assicuro che ha numeri di alta scuola. Se però vai a prendere un altro giovane come Lo Faso (è simile) e mandi Hagi stabilmente in Primavera, non è certo un modo per credere in lui. Voglio fare il maligno: sarà mica perchè Hagi l’ha preso Pradè? Spero proprio di no.     

L’assenza di Badelj è quella che pesa sempre di più nell’economia del gioco. Sanchez non c’azzecca nulla. Non ha sostituti in rosa e l’idea che se ne stia per andare deve far scattare l’allarme rosso. Nel recente Cda Corvino ha detto che spera di trattenerlo, vuole fargli rinnovare il contratto. Se ci riuscirà gli diremo bravo. Bravo anche Vitor Hugo nelle due apparizioni da titolare, è cresciuto, sta imparando come si gioca in Italia. Servirà. Milenkovic mi era già piaciuto nelle amichevoli estive, considerato che ha soli 20 anni, questo ragazzo può avere un futuro.

Insomma, solite luci ed ombre in attesa di altre due partite complicate (Milan e Inter) per fortuna tutte in casa e contro squadre in un momento complicato. Per questo, diciamolo, la Fiorentina è fortunata a incontrare avversari sulla carta più forti in periodi di scarsa vena. Tutto fa.

In questi giorni si parla con insistenza anche dello stadio. Ddv ha ribadito al sindaco la volontà di andare avanti. Il sindaco si sta dando da fare per saltare tutti gli ostacoli burocratici e tecnici. E allora perché la Fiorentina non completa il progetto? E’ molto semplice. Il progetto esecutivo è un giochino che alla fine costerà circa dieci milioni di euro, la Fiorentina passerà all’ultima fase soltanto dopo che l’area Mercafir sarà liberata, quando i tecnici riusciranno a valutare appieno la struttura e la conformazione del terreno e di altre situazioni che sono vincolanti per i calcoli del cemento armato e di tutte altre fondamentali esigenze nei calcoli. Come si vede l’operazione è complessa e accorciare i tempi sarà difficilissimo. Primo calcio al pallone nel 2021? Magari. Considerato che fra quattro giorni è il 2018, vorrebbe dire che da oggi tutto filerà liscio, tutti approveranno tutto, i proprietari del terreno non faranno ricorsi, la Mercafir non metterà ostacoli e gli studi internazionali dei Della Valle daranno una corsia privilegiata una volta ottenuto il possesso dell’area. Magari...