BASTA GIOVEDÌ A GUARDARE LE ALTRE. SQUADRA, PROPRIETÀ E DIRIGENTI NON PENSINO CHE COMUNQUE VADA SARÀ UN SUCCESSO. L'EUROPA È UN OBBLIGO
Chi ha visto come me l'Atalanta non può non essere stato sopraffatto dalla nostalgia. Il giovedì sera è dura mettersi davanti alla tv e vedere una straordinaria Lazio, un Milan così così e una sorprendente Atalanta. E l'ex Ilicic che due anni fa (lo scorso anno meno...) trascinava i viola in Europa, segnare ora con la maglia nerazzurra, vedere soprattutto l'entusiasmo dei tifosi bergamaschi che ogni volta devono andare in trasferta per seguire la loro squadra eppure sono lì in massa. E allora non puoi non sognare che quei tempi e quelle sensazioni tornino anche per la Fiorentina e i suoi tifosi.
Quel tempo però sembra davvero lontano in questo momento e con questa squadra ancora poco definita, a meno di una rimonta ora difficile da immaginare vista la discontinuità e visto che davanti le altre non aspettano di certo. Alcune sono anche molto più forti. E sarebbe inutile sperare nel mercato di gennaio perché, a meno che qualcuno non venga venduto, non arriveranno certo innesti in grado di spostare gli equilibri. Ecco allora che un po' di depressione viene per forza e non solo il giovedì perché lo capisci anche dal disinteresse della piazza, dei tifosi e, perché no, dei lettori.
Pioli ce la sta mettendo tutta per cavalcare l'entusiasmo dei suoi giovani calciatori (Thereau è un Peter Pan tanto) ma non faccia passare l'idea che tutto va bene. Né devono farlo i dirigenti, dai Della Valle che fino a prova contraria sono ancora i proprietari a Corvino ad Antognoni. Nessuno. Mai. Perché la sensazione infatti è che tutto vada bene qualsiasi risultato esca, che tanto anche dall'esterno tutti parlano di anno di transizione e di rinnovamento tanto loro il mercoledì o il giovedì qualcosa da tifare trovano. Ecco, no, a Firenze in Europa si vuole tifare solo la Fiorentina perciò la squadra non si rilassi, soprattutto ora che il calendario permette di mettere punti in cascina.