La Fiorentina che verrà - Una carrellata sui giovani e sul loro mercato
La politica di mercato della Fiorentina di questi ultimi anni ha sempre avuto una parola d'ordine: crescere.
Questo termine può assumere poi molte diverse sfaccettature; può voler dire maturare come gruppo, con un allenatore capace come Prandelli alla guida di un gruppo di ragazzi vogliosi di affermarsi o confermarsi; può voler dire migliorare come squadra, come obiettivi, puntare sempre più in alto ed i risultati di queste ultime stagioni (stagione in corso a parte, anche se senza la penalizzazione i viola avrebbero un ruolino di marcia da Champions) lo dimostrano.
Ma può voler dire anche crescere come giocatori, professionalmente, arrivare in una città importante, con un progetto altrettanto grande, come delle promesse, ed affermarsi, uscire dal limbo degli "ha un futuro assicurato" e "prima o poi esploderà".
Potenza, Montolivo, Pazzini, anche lo stesso Donadel, sono le dimostrazioni lampanti di come in Viola certi sogni siano possibili, se si ha un grande talento inespresso ed in parte ancora da esprimere.
Facciamo, quindi, una carrellata sui giovani che potrebbero trovare la loro isola felice proprio dove altri loro coetanei, o di qualche anno più grandi, stanno sbocciando sempre più velocemente.
Partendo dalla difesa, Criscito del Genoa è sicuramente uno dei giocatori più interessanti; vivaio Juve, è attualmente in comproprietà con i liguri, dove sta giocando un campionato ad alti livelli.
Nazionale Under 21, i bianconeri sarebbero intenzionati a farlo rientrare alla base alla fine della stagione ma la squadra di Preziosi potrebbe utilizzare la metà del giocatore come importante pedina di scambio in questa finestra invernale ed i rumors che danno Bojinov vicino ai grifoni, in prestito con diritto di riscatto, in cambio di Criscito, sono solo l'ultimo di una lunga serie di interessanti intrighi di mercato che coinvolgono il forte e promettente terzino campano.
Zapata e Felipe dell'Udinese non sono certo da considerarsi delle semplici promesse ma degli ottimi giovani in attesa dell'occasione di affermarsi in un grande club.
Pozzo però ha sparato alto, molto alto per quanto riguarda le quotazioni dei due, soprattutto del primo: venti milioni la cifra richiesta per il colombiano, il doppio di quanto i viola hanno speso per Toni, sette-otto quella per il giovane brasiliano, in passato vicinissimo al Milan.
Senza ombra di dubbio sono due talenti, ma le esose richieste del patron dei friulani sta facendo pian piano allontanare Corvino, che sembra orientato su altri obiettivi, meno costosi ma altrettanto futuribili.
Se poi guardiamo ancora più in là nel tempo, allora non possiamo non accorgerci di un giocatore che in Serie B sta dimostrando di avere un ottimo potenziale e di poter diventare, un giorno, un vero e proprio campione: Ranocchia, classe 1988, difensore centrale dell'Arezzo, che da qualche giornata a questa parte ha conquistato il posto stabile da titolare al centro della difesa dei toscani e che si è messo in luce in particolare nello storico pareggio degli amaranto con la Juventus.
Gli ottimi rapporti che intercorrono tra i due club (vedi affare Pasqual), fanno presupporre che se il giovanissimo difensore di Assisi dovesse spiccare il volo per giungere in qualche grande squadra, la Fiorentina potrebbe avere una corsia preferenziale per portarlo in riva all'Arno.
Passiamo al centrocampo, facendo subito una precisazione: la linea mediana della Fiorentina ha già degli ottimi giovani, come Montolivo e Donadel e sembra che la politica societaria sia orientata più verso il perfezionamento di questo reparto con giocatori di livello internazionale, quali Maniche o Diarra, solo per dire due nomi venuti fuori nelle ultime ore.
A questi però è lecito affiancare quello di Dessena; il diciannovenne centrocampista del Parma, ha esordito in Serie A a soli diciassette anni e, grazie alle sue capacità tattico/tecniche, è uno dei punti di forza dei ducali.
Di un suo approdo in gigliato si è parlato in queste ultime ore, a proposito del possibile scambio tra il giovane crociato ed il viola Do Prado; sarebbe un'ulteriore ventata di freschezza nell'organico di Prandelli ed un giocatore indubbiamente ottimo in prospettiva futura.
Un altro dei gioiellini che si stanno mettendo in mostra in questa stagione è Candreva, coetaneo del parmense Dessena, che milita nella Terzana, in C1.
E' un centrocampista con propensioni offensive, con grandi numeri, dotato di un'ottima tecnica; qualcuno lo ha paragonato al Kakà versione San Paolo e, anche se il paragone sembra azzardato, è indubbio che il romano possa recitare un ruolo da protagonista nei campionati a venire.
Su di lui l'Udinese sembra aver superato anche la Fiorentina, che in passato aveva un'opzione su Candreva, ed il fatto che si liberi a fine stagione a parametro zero, rischia di far scatenare un'asta furiosa per accaparrarselo; per questo è lecito pensare che, se Corvino fosse davvero intenzionato a fargli vestire la maglia viola in questa o nella prossima stagione, si muoverà al più presto.
Davanti, dove essere fenomeni in erba fa salire vertiginosamente la quotazione di un giocatore, è difficile fare grandi affari con i giovani.
Spesso sono sopravvalutati, altre volte non riescono a confermarsi vista la troppa pressione, altre arrivano in Italia e non si adattano al gioco.
A Piacenza sta però crescendo un talento che si sta guadagnano a suon di reti e di prestazioni eccelse: Cacia.
Classe 1983, nella scorsa stagione ha avuto una media realizzativa di un goal ogni due partite e nel campionato in corso sono cinque le reti messe a segno dal centravanti di Catanzaro.
Come stile di gioco ricorda molto Pazzini; opportunista, bravo di testa e con i piedi, anche come fisico e nella protezione della palla è simile al centravanti della Fiorentina e chissà che non possa essere lui a sostituire l'ex orobico, qualora dovesse terminare la stagione in corso in prestito per farsi le ossa.
Un altro dei papabili talenti che potrebbero approdare in viola è Lupoli: il diciannovenne cresciuto nel vivaio del Parma è entrato già a far parte dell'Under 21 di Casiraghi.
Attualmente milita nel Derby County, squadra di League Championship (la nostra Serie B), ma il suo cartellino è di proprietà dell'Arsenal, col quale ha esordito la scorsa stagione in FA Cup, siglando una doppietta.
Si svincolerà a fine stagione, essendo il suo contratto in scadenza e potrebbe essere un vero affare per i viola, che si assicurerebbero un attaccante tanto giovane quanto promettente.
Inoltre, ieri il suo procuratore Pasqualin è stato avvistato insieme ad altri due colleghi in sede viola e chissà che non fosse a colloquio con Corvino, proprio per discutere del passaggio del suo assistito a Firenze.
Per concludere, finiamo con Pellè, ventunenne pugliese, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Lecce; è un attaccante potente, molto alto, forte di testa, che sa coprire bene il pallone e dare fiato alla squadra.
In carriera ha già collezionato nove presenze in massima divisione, sempre con la maglia dei salentini dai quali si è trasferito quest'estate in prestito al Crotone, dove ha siglato cinque reti su diciassette presenze.