TRIBUNALE, Dire "cazzaro" non è un reato. Prosciolti Conti e Totti
Dare del «cazzaro» ad un giornalista non costituisce una fattispecie penalmente rilevante. E’ quanto emerge dalla richiesta di archiviazione del gip del Tribunale di Roma Maurizio Caivano, in favore del capitano della Roma Francesco Totti e di Bruno Conti. I due definirono «cazzaro» il giornalista della Rai Fabrizio Failla, che li querelò, al termine di una partita di Coppa Italia contro l’Inter a Milano.
Il gip spiega nell’ordinanza che «con riferimento al termine «cazzaro» i due non abbiano inteso offendere il giornalista o comunque che l’utilizzo di tale espressione, nel contesto in cui è stata proferita, non debba considerarsi lesiva della reputazione del giornalista». Il gip spiega ancora che «nella fattispecie si è in presenza di una espressione colorita romanesca con la quale si intende disapprovare l’operato di taluno che racconta sciocchezze».