Il SIG. ROSSI, ED UNA MEDIA-GOL SPAVENTOSA
C'era un tempo Filippo Inzaghi. La tecnica era quella che era (si diceva non fosse in grado di scartare nemmeno una sedia), in compenso "Pippo" segnava sempre. Contro qualsiasi avversario. Prima di lui Maurizio Ganz, di certo un gradino sotto, ma per un buon periodo cecchino implacabile, tanto che era stato coniato il detto milanese: "El segna semper lù". Poi arrivò Gilardino, dal 2008 alla Fiorentina, e con lui una media gol a dir poco strepitosa. Anche qui girava un detto: "Gila e rigila, segna sempre lui". Applausi per il gioco di parole. Oggi è il turno di Giuseppe Rossi che, tanto per non smentirsi, dopo i gol con la Fiorentina va in nazionale e segna subito. Pepito ha disputato 14 partite stagionali con la maglia viola (12 di campionato + 2 di Europa League), è capocannoniere in campionato con 11 gol, e tiene una media stagionale di un gol ogni 87,16 minuti. Praticamente un gol a partita. Poi c'è la nazionale. Prandelli lo aspettava a gloria, Pepito gioca la prima partita in maglia azzurra del nuovo corso, va subito in gol e migliora la media: 13 reti in 1100 minuti, 1 gol ogni 84,61 minuti. Una media assolutamente spaventosa. 13 reti in 15 partite totali (14 con la Fiorentina + 1 con la nazionale), Pepito è andato in gol 9 volte in 15 partite. Ripetiamo, spaventoso... sopratutto per uno che ha subìto due infortuni gravissimi (allo stesso ginocchio), due stop che ne hanno minato seriamente la carriera. Dai quali si è ripreso col lavoro, col sacrificio, con la forza di volontà. Addirittura Pepito, contro la Nigeria, ha segnato col destro... il suo piede sbagliato. Come alla "prima" di campionato contro il Catania, allora su invito di Cuadrado, stavolta su assist di Balotelli. Evidentemente a Pepito piace il nero. Prandelli gongola, Prandelli esulta, per lui un'arma in più in vista di Brasile 2014.
ED ORA... ROSSI-GOMEZ - Come recitava uno spot elettorale, Giuseppe Rossi è il classico miracolo italiano. Voluto, cercato, rigenerato dalla Fiorentina, Pepito può davvero rappresentare il valore aggiunto per la nazionale di Prandelli al mondiale brasiliano. Cesare lo ha schierato tra le linee, in un ipotetico 4-4-1-1, dietro a Balotelli, pronto ad inserirsi senza dare punti di riferimento. Il tutto si traspone nella Fiorentina. Da queste righe abbiamo caldeggiato il "rombo", con Pepito accanto a Gomez, e Borja rifinitore dietro le punte. Stasera Rossi ha dimostrato di poter fare il collante tra centrocampo e attacco, candidandosi per un 4-2-3-1 con Pizarro e Borja cerniera di centrocampo, Cuadrado a destra, Pasqual (o addirittura Vargas) a sinistra. Più difficilmente Joaquin che non regge i 90 minuti, oppure Ilicic dietro a Super Mario con Rossi spostato a sinistra. No, non siamo d'accordo: Pepito deve stare al centro, metro più metro meno, pronto ad inserirsi ed aiutare il panzer tedesco. Comunque, resta il fatto di un Rossi devastante, goleador instancabile, protagonista assoluto in maglia viola e azzurra. Sopratutto autore di una media-gol spaventosa. E il meglio deve ancora venire...