TRE QUARTA PER DUE
Tante volte, durante questa sosta per le nazionali, si è decantata la favola del nuovo Lucas Martinez Quarta in questa Fiorentina. La crescita del Chino nell’ultimo mese e poco più è stata posta davanti agli occhi di tutti, tifosi e addetti ai lavori. E tante volte, in merito a ciò, è stata riconosciuta ed esaltata da più voci e volti autorevoli del mondo del pallone, la nuova veste tattica che Vincenzo Italiano gli ha impiantato. Quella di un difensore moderno, capace di partecipare attivamente alla fase di possesso alzando il proprio raggio d’azione e in grado di leggere l’evolversi della manovra, gettandosi negli spazi e talvolta trovando anche la rete (seppur esponendosi anche a qualche rischio, lasciando alle volte la retroguardia priva di un uomo).
Una figura apprezzata da molti nell’ambiente viola e non solo, che si aggiunge al ventaglio di alternative che l’ex River Plate mette a disposizione dei suoi allenatori. Altra veste, invece, gliel’ha messa addosso il suo ct Lionel Scaloni due giorni fa, quando Quarta in Perù ha ritrovato la maglia della nazionale argentina per quasi un tempo e mezzo, occupando però la corsia laterale a destra, al posto di Montiel. Seppur in una gara dove l’avversario non ha - per così dire - troppo impensierito i campioni del mondo, Quarta è sempre stato accorto e diligente, ritrovando il piacere di indossare l’Albiceleste, quella casacca a lui tanto cara e che tanto lo ha fatto soffrire quasi un anno fa quando non rientrò nella spedizione qatariota, per l’appunto vincitrice.
Quindi, riavvolgendo il nastro: da difensore centrale puro, al ruolo ibrido in maglia viola, fino alla fascia destra. Nessuno sa se Italiano ha visto Perù-Argentina due notti fa (difficile, visto l’orario estremamente mattutino) e se mai in futuro valuterà anche questa posizione per Quarta, ma in un calcio ormai sempre più meccanico e dove chi non impara a svolgere entrambe le fasi di gioco difficilmente trova spazio, la duttilità e la capacità di far parte della manovra a tutto tondo, costituiscono sempre di più una risorsa alquanto preziosa per ogni giocatore, che ora come si godono due allenatori. Vincenzo Italiano da una parte, Lionel Scaloni dall'altra.