SOGNI D'EUROPA
Quarti di finale di Conference League, una griglia di potenziali avversarie da scegliere tra Gent, Lech Poznan, Basilea, AZ Alkmaar, Anderlecht, Nizza e West Ham, con il cammino dei viola che riparte da una serata di gol e botte in Turchia. Il 4-1 finale è ampio merito degli uomini di Italiano, oltre i marcatori Cabral, Milenkovic e Castrovilli c’è pure un autogol dei turchi, ma quel che più conta è come la squadra abbia saputo reagire alle difficoltà.
La traiettoria spettacolare che vale il vantaggio del Sivasspor poteva disegnare altri scenari in uno stadio che si rivelerà troppo infuocato (eufemismo relativo all’incredibile episodio del pugno rimediato da Bianco dopo l’ingresso di un estraneo in campo) eppure la Fiorentina tiene il campo e non si scompone. Trovando il pareggio su uno sprazzo forse isolato, ma coronato dall’ennesimo movimento vincente di Cabral. L’abitudine al gol del brasiliano è prologo a una ripresa di ulteriore personalità, con Mandragora ancora sugli scudi, con Milenkovic fondamentale nel rompere del tutto l'equilibrio e con Ikonè che ingrana la marcia.
Il resto è storia di un divario tecnico che il Sivasspor aveva nascosto solo inizialmente, ma che alla lunga consente anche di apprezzare il gesto tecnico di un gol di Castrovilli che vale come spot per il suo rientro in pianta stabile: con il 10 nelle migliori condizioni la corsa in Europa dai quarti in poi può farsi ancora più intrigante.
Un gesto tanto bello quanto lontano dal pugno incredibilmente rimediato da Bianco in un finale inspiegiabile e inaccettabile, che bene ha fatto il club a stigmatizzare contattando Ceferin e che ora merita seri provvedimenti. Ma che certo non cancella il sapore di un’altra serata di gioie europee, da conservare in attesa di scoprire, tra qualche ora, i prossimi avversari in una Conference League che diventa un obiettivo sempre più concreto.