SE NE RIPARLA A GIUGNO
L'uomo più atteso del momento in casa Fiorentina, soprattutto per gli ipotetici sviluppi che riguardano il suo futuro, ha parlato. L'attaccante Dusan Vlahovic, mattatore dell'ultima partita e più in generale dei periodi recenti a tinte viola, ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport nella quale tocca numerosi temi, a partire da quello più delicato e discusso, quello del suo contratto con futuro annesso, tranciando in due qualsivoglia speculazione su di esso: a Firenze mi trovo benissimo ma se ne riparla a giugno, in sintesi il Vlahovic-pensiero.
Un rinvio a fine stagione, in sostanza, per un tema, quello del suo rinnovo che però è ormai nell'aria da diverso tempo. L'aveva già messo nel mezzo il ds Pradè nel finale della scorsa stagione, ma da allora a oggi nulla è cambiato: il contratto di Vlahovic è rimasto sempre quello, ampiamente sotto il milione di euro e con scadenza giugno 2023. Una data ancora non così vicina, ma nemmeno lontana: con ancora negli occhi il lungo e sofferto addio a Chiesa, la questione non può certamente essere sottovalutata.
Difficile dunque, nonostante si pensasse a questa eventualità, che la nuova discesa italiana di Commisso (atteso dopo la sosta per le Nazionali) possa andare a mutare radicalmente lo scenario sin da subito, nonostante l'ottimo rapporto che lo lega al suo giovane attaccante. "Sì, ci siamo sentiti, anche perché da quando ho fatto quei palleggi con lui ho iniziato a segnare di più!", la confessione del serbo a proposito del suo presidente. Insomma, il futuro di Vlahovic difficilmente sarà scritto prima dei mesi estivi, che significhi questo rinnovo o cessione, ma per il momento l'ambiente viola può quantomeno incassare le sue parole lato umano: "Sto benissimo, mi amano. A Firenze sono arrivato ragazzino e mi ritrovo uomo". Già, e la speranza di buona parte della tifoseria è quella di continuare ad ammirarlo uomo, dopo aver atteso a lungo la maturazione di quel ragazzino, assaporata solo oggi.