SCUSE TARDIVE DOPO UNA VITTORIA INUTILE. TANTI CONCETTI MEMORABILI

SCUSE TARDIVE DOPO UNA VITTORIA INUTILE. TANTI CONCETTI MEMORABILI
lunedì 3 giugno 2024, 00:00Notizie di FV
di Sonia Anichini

Ma quanta gente ha parlato ieri sera dopo Atalanta Fiorentina, quante cose interessanti sono venute fuori e molte di queste fanno venire l’orticaria. È arrivata una vittoria inutile, e pensare che vincere contro Gasperini mi rallegra sempre, ma al Gewiss Stadium (stadio della vincitrice dell’Europa League che ha ancora una curva chiusa per restauro ma che ha comunque ottenuto sempre ottimi risultati) si è svolta una partita strana dove sicuramente i bergamaschi non hanno messo quella garra che mi aspettavo per il raggiungimento del terzo posto. Ma abbiamo vinto per 2-3 tanto da portare a + 4 la classifica rispetto allo scorso anno per quello che è il nostro “trofeo stagionale”.

È stata la partita dove Belotti ha fatto addirittura una doppietta e anche l’evanescente Gonzalez è andato in gol e ti parte subito una sfilza di benedizioni pensando a quello che invece non hanno fatto ad Atene. Forti, oddio non esageriamo, decisivi in gare senza senso e fantasmi quando conta. Il Gallo poi è stato il primo che ha elargito una perla memorabile perché, intervistato a fine primo tempo, ha detto a chi gli faceva notare che stavano giocando una partita vera “c’è in ballo l’onore e il rispetto per il calcio e per la gente”. Ma mi faccia il piacere…diceva Totò, dopo quanto visto mercoledì i nostri cari calciatori manco sanno cos’è il rispetto!

Poi è stata la volta, al fischio finale e dopo aver preso nuovi cazziatoni dalla curva, del capitano viola Biraghi che, modello libro Cuore, cerca di commuoverci al grido di “quando indossiamo questa maglia dobbiamo rispettarla e rappresentarla con onore”. Ma parla seriamente? Secondo me le dichiarazioni gli partono in automatico, devono avere tutti dei file preparati per l’occorrenza a prescindere da quello che succede. Ecco, io vorrei che la maglia tu non la onorassi più, perché vorrei vederti con quella di un’altra squadra. Forse sono troppo cattiva ma, visto che siamo alla chiusura di un ciclo, avvalorata dall’ufficialità della partenza di Italiano, credo che sia fondamentale ricostruire una nuova rosa di valore e fare un bel ripulisti di tanti personaggi: per me potrebbero andarsene tutti e non soffrirei per nessuno…purtroppo.

Le parole che però mi hanno sbalordito più di tutte sono quelle di Pradè che ha, finalmente, chiesto scusa per la finale europea persa. Ha detto che non hanno parlato prima perché turbati dalla sconfitta e, se questa fosse una reazione normale, tutta Firenze e il mondo viola sarebbe dovuto finire nel silenzio assoluto, tutti muti a curare il proprio dolore. Io resto basita, ma si rendono conto di quello che esce dalle loro bocche? Però ci ha rincuorato per il futuro facendoci sapere che la società “è molto molto ambiziosa”. Ora si che dormo sonni tranquilli e aspetto che questo concetto venga confermato dal Presidente che, ahimè, se n’è tornato negli States senza dirci niente. Martedì dovrebbe esserci una conferenza stampa e chissà quali novità, conferme o sorprese ci verranno propinate.

Ci sono state poi le parole su Italiano, un po’ anche qui da strappalacrime ma non voglio essere così arida da non credere al valore del rapporto umano fra il DS e il nostro ormai ex allenatore. Il lavoro svolto dal tecnico è stato importante, ha raggiunto finali che forse non erano nemmeno pensabili per il valore della nostra squadra ma sfortunatamente, ma anche per errori tecnici, tattici e motivazionali, non è arrivato nessun titolo da mettere in bacheca.

Infine c’è il saluto del Mister, che ho apprezzato perché mi è parso onesto quando dice “quando si arriva ad un certo livello e non riesci ad andare oltre, l'ambiente chiede uno sforzo in più. Quando si sa di aver dato il massimo penso sia giusto voltare pagina”. Credo che Vincenzo abbia tante ambizioni, deve comunque crescere e consolidarsi, ma penso che abbia dato molto alla Fiorentina e penso anche che “lo sforzo in più” lui se lo aspettasse dalla società quando c’era bisogno di alzare l’asticella e questo sia uno dei motivi per cui andrà ad allenare altrove.

Io gli auguro buona fortuna ma credo che più di lui ne abbia bisogno la Viola che non sappiamo a quale futuro andrà incontro.

La Signora in viola