RIPARTENZA A PORTE CHIUSE
La settimana di ordinaria follia del calcio italiano finalmente vira verso scenari di maggiore buon senso. Stretta tra la figuraccia rimediata con l'altalena di decisioni dell'ultimo week-end e le nuove disposizioni comunicate dal Governo ieri, le stesse che prevedono la chiusura di scuole e atenei, la Lega Calcio pare aver finalmente seppellito la maggior parte delle asce di guerra, e in un modo o nell'altro prova a immaginare una minima forma di ripartenza.
Dunque si procede con l'ipotesi sulla quale si lavora da lunedì: tra sabato e domenica si recupereranno le gare non disputate la scorsa settimana facendo slittare quelle del successivo turno. Per la Fiorentina dunque prima la trasferta di Udine, domenica alle 18:00, poi la sfida interna con il Brescia domenica 15 marzo alle 15, in un girone di ritorno che per forza di cose vivrà partite decisamente particolari come quelle disputate a porte chiuse.
Una ripartenza in assenza di tifosi, un campionato che tornerà a disputarsi davanti a spalti vuoti e che per questo motivo non può che rappresentare la condizione di piena emergenza che vive il Paese. Ma anche l'unico modo sensato di pensare e immaginare l'immediato futuro per il calcio, che dopo il tempo delle polemiche, degli stracci in volo e delle accuse, sembra finalmente aver trovato soltanto un briciolo di buon senso in più.