RINNOVI E SACRIFICI: CORVINO FISSA LE PRIORITÀ
Chiesa, Simeone, Benassi, Veretout, Biraghi, senza dimenticare Stefano Pioli. Corvino traccia un po' il lavoro che lo aspetta in estate, o comunque a fine campionato, nell'intervista fatta alla Gazzetta dello Sport. E parla di grandi offerte rifiutate in estate per i propri gioielli (dal valore di 200 milioni, secondo la stima del CIES) del Lione per Veretout, del Marsiglia per Simeone, dello United per Milenkovic, di De Laurentiis per Chiesa. "Anche questa è la strada giusta per crescere" ha sottolineato con orgoglio. Ma la prossima estate sarà difficile trattenere tutti, per questo sarà fatto un discorso con ogni giocatore che si presenterà per rinnovi, adeguamenti o cessioni. E anche per questo il lavoro di Corvino in questo mercato di gennaio si sta concentrando anche sul futuro, con giocatori prenotati o addirittura già acquistati (come Traorè) per la prossima stagione. L'arrivo del mediano e la caccia ad altri giocatori nel ruolo fanno pensare ad un centrocampo senza...Veretout? Il cambio di procuratore sembra andare in quel senso, con un percorso tracciato dallo stesso verso il Napoli.
In difesa traballano Milenkovic (neanche citato a dire il vero da Corvino, ma il serbo fa gola a tanti club) e Biraghi, il cui agente (sempre lo stesso di Veretout) lo vede bene a Milano. Poi c'è Benassi, non le sta giocando tutte ma a livello di gol può reclamare qualcosa... Chi può pretendere poco in questo momento è Giovanni Simeone, che non trova il feeling con il gol e non dimostra alcuna crescita rispetto alla scorsa stagione, anzi, sembra quasi un'involuzione la sua. Se dovessero esserci pretendenti ad un giusto prezzo la Fiorentina di sicuro non farebbe le barricate. Per Chiesa - il contratto è di 4 anni ancora - conterà la sua volontà di rimanere o meno, nessuno verrà trattenuto scontento, soprattutto se c'è chi è disposto a versare tanti soldi nelle casse viola, ma molto conterà dall'Europa e dalle soddisfazioni anche economiche che il club saprà assicurare al suo talento. Infine Pioli, c'è un'opzione ma nessuno ancora si sbilancia in un senso o nell'altro. Molto dipenderà dai risultati, dalla valorizzazione di qualche altro giocatore ma anche dalla volontà del tecnico e dall'entusiasmo che saprà suscitare ancora o meno sulla piazza che lo stima certo, ma a volte storce il naso di fronte a cambi e pareggi: le parti comunque si confronteranno molto serenamente a differenza di quanto accaduto con gli ultimi due allenatori.