RINASCIMENTO VIOLA AL MARADONA, TRIONFO NEL SEGNO DEL "98"

10.04.2022 19:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
RINASCIMENTO VIOLA AL MARADONA, TRIONFO NEL SEGNO DEL "98"
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Tre lampi viola ammutoliscono i cinquantacinquemila del Maradona. Prima Nico, poi Johnny, infine Arthur. La storica impresa della banda di Vincenzo Italiano è marchiata a fuoco da tre giocatori pescati nelle periferie del calcio europeo, investimenti pesanti sul piano del mercato che hanno da subito generato aspettative alte e di conseguenza critiche per prestazioni e contributo offensivo non in linea rispetto al prezzo che la società aveva sborsato per portarli a Firenze.

Non è però un caso che il punto più alto dell’era Commisso sia stato toccato con una vittoria griffata dai tre acquisti più importanti della sua gestione: Nicolas Gonzalez aveva già risposto presente domenica scorsa tornando al gol e decidendo il derby con l’Empoli. Oggi è stato il bullone che ha fatto saltare l’ingranaggio arretrato della miglior difesa del campionato, con il duello più volte ricercato con Mario Rui che è parso insostenibile per il terzino di casa. Per l’argentino un gol per sbloccare l’incontro ed un assist fatto con gran lucidità per Jonathan Ikoné, che con un diagonale mancino disegnato col goniometro ha riportato avanti i viola al primo pallone toccato dopo l’ingresso in campo. Gli si chiedeva più freddezza sotto porta, il francese ha risposto con un sinistro all’angolino ed un’esultanza, a mimare i brividi di freddo, per sottolineare la finalizzazione glaciale con cui ha messo a segno il suo primo gol in Italia. Il tris che ha spezzato definitivamente le velleità del Napoli l’ha piazzato Arthur Cabral, che con un mix di potenza, agilità e precisione ha chiuso i conti, levandosi poi la maglia come a voler scrollarsi di dosso lo scetticismo che aveva accompagnato il suo acquisto.

La vittoria del Maradona apre orizzonti inimmaginabili di classifica ma soprattutto dà fiducia ad una società ed alle sue scelte di mercato. Il 2-3 di Napoli è un risultato che arriva sotto il segno dei nuovi volti del progetto Fiorentina e di un numero, il 98, inteso come l'anno di nascita del nuovo tridente viola (sia Nico, che Cabral che Ikoné sono classe 1998). Se a questi si aggiungono anche altri due coetanei, Igor e Youssef Maleh, che sono stati tra i migliori nel pomeriggio napoletano, si può essere ottimisti per un "Rinascimento" viola che sembra presentare basi di assoluto valore. Gli altri numeri, in classifica iniziano ad esaltare il popolo fiorentino e cominciano a tornare in termini di investimenti: Nico è costato 27 milioni, mentre Ikoné e Cabral sono stati acquistati a circa 15 milioni l’uno. Cifre non banali per la Fiorentina, ma la qualità si paga ed, alla fine, paga.